Essere felici non è semplicemente un sogno, ma un obiettivo concreto da perseguire. Nel 2025, le ricerche continuano a confermare che la felicità gioca un ruolo fondamentale nella nostra salute, sia fisica che mentale. Ma quali sono le modalità per coltivare questi momenti di gioia? Diverse strategie pratiche possono aiutarci in questo cammino, tra cui la gratitudine, il pensiero positivo e il semplice atto di passeggiare al sole. Questi approcci si rivelano essenziali quanto una corretta alimentazione e l’attività fisica.
Il dottor Massimo Spattini, nel suo libro “Le 3 chiavi della longevità – Magri, forti, felici”, pubblicato da Edizioni Lswr, analizza il legame tra felicità e longevità, sottolineando come una vita serena possa influenzare positivamente la qualità della vita nella terza età. Questo tema acquista particolare rilevanza in occasione della Giornata internazionale della felicità, che si celebra il 20 marzo.
Felicità e longevità: un legame indissolubile
La connessione tra felicità e longevità suscita un interesse crescente. Molti studi scientifici hanno dimostrato che le persone con un atteggiamento positivo tendono a vivere più a lungo. Un buon stato mentale non solo riduce lo stress, ma rinforza anche il sistema immunitario e aiuta a prevenire malattie croniche, rallentando il processo di invecchiamento.
La felicità non è solo una questione di fortuna o di circostanze favorevoli; è anche una questione di resilienza. Le persone capaci di affrontare le difficoltà con un approccio ottimista riescono a trovare significato anche nelle avversità, trasformandole in opportunità di crescita. Questo atteggiamento non solo promuove la felicità, ma contribuisce anche a una vita più lunga e soddisfacente.
Strategie per coltivare la felicità
1) Avere un pensiero positivo
Numerosi studi evidenziano come un umore depresso possa essere correlato a gravi problemi di salute, come malattie cardiovascolari, diabete e persino declino cognitivo. Al contrario, chi riesce a mantenere un senso di benessere emotivo tende a rimanere attivo e a vivere più a lungo, indipendentemente dalle proprie condizioni sociali o fisiche.
Ma come si può sviluppare un pensiero positivo? Iniziare a dire “grazie”, regalare un sorriso, scrivere una nota di apprezzamento o semplicemente essere gentili con gli altri sono piccoli gesti che possono fare una grande differenza. È fondamentale pianificare momenti di piacere nella propria giornata, come una passeggiata al sole o una chiacchierata con un amico, trattandoli come appuntamenti imprescindibili.
2) Passeggiare al sole
L’esposizione alla luce solare ha effetti sorprendenti sul nostro corpo. Essa stimola la circolazione, attiva processi chimici e favorisce la produzione di serotonina, l’ormone della felicità. Questa sostanza non solo migliora l’umore, ma riduce anche ansia e aggressività, aiutandoci a vedere i problemi quotidiani sotto una luce più positiva.
Il potere della gratitudine
3) Praticare gratitudine
Uno studio condotto ad Harvard ha rivelato che la pratica quotidiana della gratitudine non solo aiuta a prendere decisioni più sane, come mangiare meglio e fare esercizio, ma rende anche le persone più ottimiste e migliora le relazioni interpersonali. Riconoscere la bontà nella propria vita permette di connettersi con qualcosa di più grande, che sia la comunità, la natura o una forza superiore.
La gratitudine è fortemente associata a una maggiore felicità. Essa aiuta a provare emozioni positive, a godere delle esperienze piacevoli e a costruire relazioni solide. La ricerca ha dimostrato che ringraziare quotidianamente migliora la salute psicologica, riducendo emozioni tossiche come invidia e rimpianto. Inoltre, chi pratica gratitudine tende a prendersi cura di sé in modo più efficace, mostrando meno dolori e malesseri.
Un esperimento condotto da uno psicologo dell’Università della Pennsylvania su 411 persone ha chiesto loro di scrivere lettere di gratitudine. I risultati hanno mostrato un aumento significativo della felicità tra coloro che hanno partecipato, con effetti positivi che si sono protratti per settimane.