Attesa per la risposta della Russia
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è in attesa di una risposta da parte della Russia riguardo alla tregua già approvata dall’Ucraina. Mentre Trump spera in segnali positivi, il primo messaggio proveniente da Vladimir Putin non sembra affatto promettente. In tenuta militare, Putin ha visitato la regione del Kursk, attualmente parzialmente occupata dalle forze ucraine, e ha ordinato: “Bisogna liberarla subito”. Per il Cremlino, il ripristino del controllo sul proprio territorio è diventato un obiettivo prioritario, e la pressione sulle truppe ucraine sta costringendo queste ultime a ritirarsi, come confermato dai vertici militari di Kiev.
Colloqui di Gedda e contatti diretti
Dopo un vertice a Gedda, in Arabia Saudita, dove si è discusso di pace con la delegazione ucraina, gli Stati Uniti stanno cercando di stabilire un contatto diretto con Mosca. “Abbiamo persone dirette lì”, ha dichiarato Trump, sperando di concretizzare gli sforzi dopo il sì di Kiev alla tregua. Tuttavia, il presidente americano ha lanciato un avvertimento: se la Russia non dovesse accettare il cessate il fuoco , ci sarebbero “cose che si possono fare che non sono piacevoli in termini finanziari e che per la Russia sarebbero molto negative”.
Messaggi chiari al Cremlino
Il messaggio al Cremlino è inequivocabile: “Quello che ho fatto alla Russia è stato molto pesante, le mie sono state le misure più severe mai adottate”. Trump ha ricordato come, durante il suo primo mandato, le sanzioni imposte a Mosca siano state senza precedenti. Nonostante ciò, ha ribadito di non voler ricorrere a misure punitive, poiché il suo obiettivo è la pace . “I colloqui di Gedda sono stati un grande successo”, ha affermato, sottolineando che ora la palla passa alla Russia. Tuttavia, ha anche messo in guardia: “Questa situazione potrebbe portare alla terza guerra mondiale “.
Ordini di Putin e situazione sul campo
Nel frattempo, mentre Trump esprime speranza per una risoluzione pacifica, Putin, in visita al Kursk, ha dato ordini chiari ai suoi soldati: “Liberate completamente” la regione. L’intento è evidente: privare l’Ucraina di una leva negoziale. “Mi aspetto che tutte le missioni di combattimento delle nostre unità siano portate a termine”, ha dichiarato il presidente russo, evidenziando la necessità di ripristinare la sicurezza lungo il confine russo. Il generale Valery Gerasimov, capo di Stato maggiore russo, ha aggiunto che il piano ucraino di fermare i progressi russi è fallito.
Scetticismo di Zelensky
Dall’altra parte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non si fida delle intenzioni di Mosca. “L’Ucraina è pronta per il cessate il fuoco, ora la Russia deve rispondere”, ha affermato, evidenziando il suo scetticismo. “Tutto dipende dalla volontà della Russia di fermare le uccisioni “, ha aggiunto, chiarendo che Kiev non riconoscerà mai come territorio russo le aree occupate. “Questa è la nostra lotta per l’indipendenza”, ha concluso Zelensky, sottolineando l’importanza di non dimenticare i crimini commessi contro l’Ucraina.
Un futuro incerto
In questo contesto di tensione e aspettative, il futuro della regione rimane incerto, con entrambe le parti pronte a difendere le proprie posizioni.