Le delegazioni di Kiev e Washington si apprestano a incontrarsi a Gedda, in Arabia Saudita, per un vertice che potrebbe rivelarsi decisivo per le relazioni tra i due paesi. Questo incontro, fissato per domani, segue un acceso scambio di opinioni tra il presidente Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, avvenuto dieci giorni fa alla Casa Bianca. Le tensioni tra i due leader hanno sollevato interrogativi sul futuro della cooperazione tra Stati Uniti e Ucraina, specialmente in relazione alla guerra in corso con la Russia.
A rappresentare l’Ucraina sarà Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente, mentre gli Stati Uniti saranno guidati da Marco Rubio, segretario di Stato. Questo incontro non si limita a ripristinare il dialogo, ma offre anche l’opportunità di discutere l’accesso alle risorse minerarie ucraine, in particolare le terre rare. La firma di un accordo in questo ambito potrebbe fungere da risarcimento per gli Stati Uniti, che, secondo Trump, hanno già investito circa 350 miliardi di dollari dall’inizio del conflitto.
Cosa chiede Trump
Tuttavia, la Casa Bianca non si accontenta di un semplice accordo. Come riportato da NBC News, Trump richiede un cambiamento significativo nell’atteggiamento di Zelensky. In un momento critico del conflitto, gli Stati Uniti si aspettano che il presidente ucraino consideri concessioni territoriali a favore della Russia. Inoltre, Trump ha definito Zelensky un “dittatore” e chiede una svolta che possa condurre a elezioni più stabili in Ucraina.
Nel frattempo, sul campo, l’Ucraina deve affrontare le conseguenze delle recenti decisioni americane. Il blocco nell’invio di armi potrebbe avere ripercussioni a lungo termine, mentre la mancanza di condivisione di informazioni di intelligence ha già un impatto immediato sulla situazione militare.
Cosa chiede Kiev
Dall’altro lato, l’Ucraina sta cercando di convincere gli Stati Uniti a ripristinare gli aiuti militari e l’intelligence. Secondo il Financial Times, Kiev è disposta a proporre un “cessate il fuoco parziale” con la Russia, mirato a fermare gli attacchi aerei e le operazioni nel Mar Nero. Questa proposta è vista come un incentivo per Washington a revocare la decisione di congelare la condivisione di informazioni e le forniture di armi.
La situazione sul campo
Negli ultimi giorni, la Russia ha intensificato i bombardamenti, colpendo duramente la regione del Donetsk e cercando di riconquistare il Kursk, territorio occupato dalle forze ucraine dal agosto 2024. Trump ha sottolineato che l’Ucraina ha poche opzioni a disposizione e ha ribadito che gli Stati Uniti potrebbero ritirarsi dal conflitto se Kiev non mostra disponibilità a negoziare.
Il senatore repubblicano Lindsey Graham ha avvertito che un disimpegno americano avrebbe conseguenze devastanti. In un’intervista a Fox News, ha affermato che la situazione attuale è peggiore di quella dell’Afghanistan e ha esortato a fornire all’Ucraina il supporto necessario fino a quando non si raggiunga un cessate il fuoco. Graham ha anche suggerito di imporre sanzioni severe contro la Russia, in particolare nel settore bancario e energetico, per costringere Vladimir Putin a sedersi al tavolo delle trattative.
Con il vertice di Gedda alle porte, il mondo osserva con attenzione l’evoluzione delle dinamiche tra Ucraina e Stati Uniti, in un contesto di crescente tensione e incertezze geopolitiche.