Approfitta delle belle e lunghe giornate per concederti una vacanza diversa dal solito, magari affrontando un sentiero davvero impervio, accessibile solo ai più coraggiosi.
Negli ultimi anni, il numero di turisti che preferiscono concedersi lunghe passeggiate alla scoperta della natura è aumentato considerevolmente. In molti casi, sarà possibile intraprendere veri e propri trekking in zone ripide che mettono a dura prova.
Un esempio lampante di quanto stiamo dicendo è il borgo di Sapri, dove si trova un sentiero dedicato esclusivamente ai veri avventurieri.
Non a caso, il borgo di Sapri è stato spesso protagonista della scena, legato a una storia da brividi che ancora oggi lascia senza parole chiunque ne venga a conoscenza. Eppure, il borgo di Sapri continua a destare l’interesse di numerosi turisti che si recano proprio qui.
Lasciati conquistare da Sapri… ma attenzione
Come abbiamo accennato, negli anni il borgo di Sapri ha conquistato la scena, trovandosi in provincia di Salerno, proprio al confine con la Basilicata. Grazie alla sua Bandiera Blu e al prestigioso riconoscimento FEE (Foundation for Environmental Education), questa località è diventata una meta ambita per il turismo balneare estivo.
Inoltre, il borgo di Sapri è noto anche per una storia agghiacciante che ha segnato profondamente la sua fama. Nonostante tutto, però, Sapri continua ad essere una delle mete ambite sia dagli amanti del tracking che dal mare, dato che questa offre l’opportunità di poter godere di giorni di relax in uno dei mari più belli della nazione che si trova appunto nel salernitano.
La storia inquietante dietro al borgo di Sapri
Questo luogo è diventato un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del trekking e del mare. Qui, è possibile percorrere il sentiero “Apprezzami l’Asino“, che ogni anno attrae molti appassionati del settore. Ancora oggi, il sentiero è considerato molto arduo, dedicato a chi ama le sfide e le prove difficili.
Tuttavia, a lasciare senza parole i turisti è anche la tragica spedizione guidata da Carlo Pisacane, avviata il 25 giugno e conclusasi il 1° luglio 1857. L’obiettivo di Pisacane era di scatenare una rivolta contro il regno borbonico. Tuttavia, la spedizione non ebbe l’esito sperato, e Sapri divenne così un boccone amaro, ma al contempo famoso, per il borgo, che acquisì una notorietà considerevole, diventando un’attrattiva di grande interesse.