Appello di Martino Barretta per l’accesso all’anagrafe vaccinale
Martino Barretta, coordinatore nazionale per i vaccini della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), ha lanciato un appello decisivo: è essenziale che tutti i pediatri possano accedere all’anagrafe vaccinale. Questo accesso è fondamentale per migliorare le coperture vaccinali e per stimolare la somministrazione delle dosi mancanti. Barretta ha condiviso queste riflessioni durante il convegno “Il bambino al centro: vaccinato e soddisfatto”, attualmente in corso a Torino, un’importante occasione di incontro per esperti e professionisti del settore della vaccinazione pediatrica.
Il ruolo centrale del pediatra
Barretta ha evidenziato l’importanza di consentire ai pediatri di somministrare i vaccini direttamente nei loro ambulatori. “Per raggiungere gli obiettivi di copertura, è necessario che il pediatra possa vaccinare in ambulatorio, evitando che i genitori debbano recarsi in un centro vaccinale in un secondo momento”, ha dichiarato. Questa proposta non è solo una questione di comodità, ma rappresenta un progresso significativo nella gestione della salute infantile, rendendo il processo di vaccinazione più fluido e accessibile.
Attualmente, le coperture vaccinali per le vaccinazioni obbligatorie si attestano attorno al 95%, un dato che si avvicina agli obiettivi del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV). Tuttavia, Barretta ha messo in guardia sul calo del trend, con percentuali che variano notevolmente da regione a regione. “Per le vaccinazioni raccomandate, che sono altrettanto importanti, le percentuali sono più basse. Ad esempio, per l’anti-meningococco siamo solo all’80% secondo i dati del 2023“, ha aggiunto.
La necessità di un’anagrafe vaccinale efficiente
Un altro aspetto cruciale sollevato da Barretta riguarda l’anagrafe vaccinale, strumento fondamentale per il monitoraggio delle coperture. “Oggi, molte Regioni hanno informatizzato l’anagrafe, ma non tutti i pediatri hanno accesso a queste informazioni”, ha spiegato. Un’indagine condotta dalla FIMP ha rivelato che tra il 20% e il 30% dei pediatri non può visualizzare le vaccinazioni dei propri pazienti. Questa mancanza di accesso rappresenta un problema serio, poiché senza le informazioni necessarie è difficile intervenire in caso di inadempienze.
Barretta ha anche sottolineato l’assenza di una piattaforma nazionale che integri le anagrafi regionali, come previsto dal PNPV. “Questo strumento sarebbe fondamentale per monitorare le coperture, soprattutto per i bambini che si trasferiscono da una regione all’altra”, ha affermato. Attualmente, i pediatri devono fare affidamento su registrazioni cartacee, che possono facilmente essere dimenticate o non aggiornate.
Un futuro con maggiore accesso e collaborazione
La FIMP è attivamente impegnata per garantire che tutti i pediatri possano accedere all’anagrafe vaccinale e somministrare i vaccini nei loro ambulatori. “Durante una visita, il pediatra può facilmente verificare la condizione vaccinale del bambino. Se ci sono dosi mancanti, può ricordare ai genitori di portare il bambino al centro vaccinale, ma questo comporta ulteriori appuntamenti e disagi”, ha spiegato Barretta.
Consentire ai pediatri di vaccinare direttamente non solo semplifica il processo, ma migliora anche le coperture vaccinali. Barretta ha citato l’esempio della Toscana, dove i pediatri hanno la possibilità di vaccinare e le coperture sono significativamente più elevate. “La somministrazione dei vaccini da parte di un medico che conosce il bambino non è solo una questione organizzativa, ma crea un rapporto di fiducia che rende l’intervento preventivo più efficace”, ha concluso.
In un periodo in cui la salute dei bambini è di fondamentale importanza, l’appello di Barretta per un accesso migliorato all’anagrafe vaccinale e per la somministrazione dei vaccini in ambulatorio rappresenta un passo cruciale verso un futuro più sano per le nuove generazioni.