Vannacci e la nomina: Crosetto smentisce le critiche per equivoco e spiega il contesto

Il Generale Vannacci nominato Capo di Stato Maggiore del Comando delle Forze Terrestri: polemiche e chiarimenti

Il generale Roberto Vannacci è stato nominato Capo di Stato Maggiore del Comando delle Forze Terrestri, ma la sua nomina è stata oggetto di polemiche. Le opposizioni criticano questa “promozione” considerandola inopportuna, soprattutto alla luce delle posizioni espresse dal generale nel suo libro “Il mondo al contrario”. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha cercato di rispondere alle accuse provenienti da M5S, Pd, Italia Viva e +Europa, definendo la situazione un equivoco.

Crosetto ha sottolineato che il generale Vannacci non è stato né promosso né retrocesso, ma gli è stato affidato un ruolo che gli spetta per grado, esperienza e diritto. Il ministro ha chiarito che si tratta di una decisione presa dallo Stato Maggiore dell’Esercito italiano, in attesa che vengano completati gli accertamenti previsti. In un post su X, Crosetto ha invitato coloro che parlano di “promozione” a essere seri e a informarsi correttamente, evitando di farsi guidare dal livore.

Successivamente, il ministro ha cercato di spiegare in modo più dettagliato la differenza tra il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e il Capo di Stato Maggiore di un comando o ente. Il primo è responsabile di un’organizzazione complessa e ha il potere decisionale, mentre il secondo è un collaboratore di un comandante. Nel caso specifico, il Generale Vannacci dipenderà dal Generale Ristuccia, Comandante delle Forze Operative. Crosetto ha invitato a evitare polemiche strumentali basate su informazioni scarse o superficiali e a lasciare che la legge faccia il suo corso.

È noto che Vannacci ha espresso le sue opinioni su temi come l’omosessualità, l’immigrazione e l’attivismo nel suo libro. Attualmente, è in corso un’inchiesta preliminare per valutare le sue posizioni, e fino a quando non saranno disponibili i risultati di questa indagine, il generale Vannacci è stato assegnato a un incarico di staff all’interno di una catena di comando ben definita, in linea con la sua esperienza. Il ministro Crosetto ha invitato a evitare di assegnargli incarichi di comando con visibilità esterna fino a quando non saranno disponibili ulteriori valutazioni.