Violenza su donne: Paola Cortellesi scrive ai senatori per promuovere l’educazione all’affetto e al rispetto nelle scuole

La regista Paola Cortellesi invia un messaggio ai senatori durante la proiezione del suo film a Palazzo Madama

La regista italiana Paola Cortellesi non è presente alla proiezione del suo film “C’è ancora domani” a Palazzo Madama, ma ha inviato un messaggio ai senatori presenti. La proiezione del film è stata organizzata su iniziativa del presidente del Senato, La Russa, e ha attirato l’attenzione di ministri, senatori, deputati e molti giovani.

Nel suo messaggio, Cortellesi ringrazia per l’invito a proiettare il suo film in un luogo così prestigioso e si scusa per la sua assenza dovuta a motivi personali e inderogabili. Tuttavia, la regista sottolinea che non avrebbe potuto aggiungere molto a ciò che ha già raccontato attraverso il suo film su un tema che le sta molto a cuore e che sicuramente sta a cuore a tutti i presenti in aula.

La regista fa anche una richiesta precisa ai senatori: come cittadina comune, auspica che, indipendentemente dagli schieramenti politici rappresentati, essi possano lavorare insieme per garantire che le nuove generazioni ricevano un’adeguata formazione sull’affettività e il rispetto lungo tutto il percorso scolastico. Cortellesi sottolinea l’importanza di insegnare fin da piccoli che amare non significa possedere e che la violenza maschile sulle donne deve cessare di essere un indegno fenomeno sociale che affligge il paese ogni giorno.

Un messaggio importante dalla regista Paola Cortellesi ai senatori italiani

Durante la proiezione del suo film “C’è ancora domani” a Palazzo Madama, la regista italiana Paola Cortellesi non è presente di persona, ma ha inviato un messaggio ai senatori che partecipano all’evento. La proiezione del film, organizzata su iniziativa del presidente del Senato La Russa, ha attirato l’attenzione di ministri, senatori, deputati e numerosi giovani.

Nel suo messaggio, Cortellesi ringrazia per l’invito a proiettare il suo film in un luogo così prestigioso e si scusa per la sua assenza dovuta a motivi personali e inderogabili. La regista sottolinea che, nonostante la sua assenza, il film racconta già molto su un tema che le sta particolarmente a cuore e che sicuramente interessa a tutti coloro che hanno l’onore e la responsabilità di sedere in aula.

Cortellesi fa anche una richiesta precisa ai senatori: come cittadina comune, auspica che, indipendentemente dai loro schieramenti politici, lavorino insieme per garantire che le nuove generazioni ricevano un’adeguata formazione sull’affettività e il rispetto lungo tutto il percorso scolastico. La regista sottolinea l’importanza di insegnare fin da piccoli che amare non significa possedere e che la violenza maschile sulle donne deve cessare di essere un indegno fenomeno sociale che affligge il nostro paese ogni giorno.

La regista Paola Cortellesi invia un messaggio ai senatori durante la proiezione del suo film a Palazzo Madama

La regista italiana Paola Cortellesi non è presente alla proiezione del suo film “C’è ancora domani” a Palazzo Madama, ma ha inviato un messaggio ai senatori presenti. La proiezione del film è stata organizzata su iniziativa del presidente del Senato, La Russa, e ha attirato l’attenzione di ministri, senatori, deputati e molti giovani.

Nel suo messaggio, Cortellesi ringrazia per l’invito a proiettare il suo film in un luogo così prestigioso e si scusa per la sua assenza dovuta a motivi personali e inderogabili. Tuttavia, la regista sottolinea che non avrebbe potuto aggiungere molto a ciò che ha già raccontato attraverso il suo film su un tema che le sta molto a cuore e che sicuramente sta a cuore a tutti i presenti in aula.

La regista fa anche una richiesta precisa ai senatori: come cittadina comune, auspica che, indipendentemente dagli schieramenti politici rappresentati, essi possano lavorare insieme per garantire che le nuove generazioni ricevano un’adeguata formazione sull’affettività e il rispetto lungo tutto il percorso scolastico. Cortellesi sottolinea l’importanza di insegnare fin da piccoli che amare non significa possedere e che la violenza maschile sulle donne deve cessare di essere un indegno fenomeno sociale che affligge il paese ogni giorno.