Zerocalcare boicotta Lucca Comics per il sostegno a Israele

Il fumettista italiano Michele Rech, nome d'arte "Zerocalcare", all’inaugurazione della sua mostra “Dopo il botto” alla Fabbrica del Vapore, Milano, 16 Dicembre 2022. ANSA/MATTEO CORNER

Zerocalcare non parteciperà a Lucca Comics & Games

Il noto fumettista Zerocalcare ha annunciato tramite i suoi canali social che quest’anno non parteciperà alla fiera di Lucca Comics & Games, evento a cui non ha mai mancato in passato. La ragione dietro questa decisione è il patrocinio dell’ambasciata israeliana, che rappresenta un problema per lui. Zerocalcare ha spiegato che, considerando la situazione attuale a Gaza, dove due milioni di persone sono intrappolate, partecipare alla festa all’interno della fiera rappresenterebbe un conflitto interiore che non riesce a gestire. Ha espresso il suo dispiacere nei confronti della casa editrice, dei suoi lettori e anche di se stesso.

Il fumettista ha sottolineato di essere stato a Gaza diversi anni fa e di conoscere ancora persone che vivono lì. Quando gli viene chiesto come sia possibile che un evento culturale così importante non si interroghi sulla collaborazione con un governo che commette crimini di guerra in violazione del diritto internazionale, Zerocalcare ammette di non riuscire a fornire una spiegazione.

Ha anche precisato che la sua scelta non è una gara di radicalità e che non intende dare lezioni o giudicare chi parteciperà a Lucca. In particolare, non vuole contestare la presenza dei due autori del manifesto, Asaf e Tomer Hanuka, sperando che si sentano a loro agio e accolti. Zerocalcare ha sempre creduto che i popoli e gli individui non debbano essere identificati con i loro governi. Auspica che un giorno ci siano anche fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese.

Infine, il fumettista ha riconosciuto che il manifesto in questione è solo un simbolo, ma per le persone a lui care rappresenta attualmente la paura di non vedere il sole sorgere domani.