Zucchero e depressione: “Senza motivazione dopo il divorzio”

Zucchero

Zucchero, il famoso cantante italiano, presenterà il suo nuovo documentario intitolato “Zucchero – Sugar Fornaciari” al cinema alla fine di ottobre. Il film, diretto da Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano, racconterà la vita dell’artista a 360 gradi, dalle sue umili origini fino al successo, passando per le delusioni e la battaglia contro la depressione. Il cantante ha infatti lottato per sei anni contro questo demone, un periodo difficile che è iniziato dopo il divorzio dalla sua prima moglie Angela Figliè.

La depressione di Zucchero dopo il divorzio

Dopo soli quattro anni di matrimonio, Zucchero ha chiesto il divorzio dalla sua prima moglie. Il dolore per la fine del suo primo matrimonio, unito alle pressioni lavorative e alle tournée, ha portato il cantautore alla depressione. Questo periodo di sofferenza è durato sei anni, con alti e bassi. Tuttavia, grazie all’amore per la natura e alla sua musica, Zucchero è riuscito a riprendersi. “Contro la mia depressione, il blues mi ha aiutato, mi ha salvato la vita”, ha dichiarato l’artista. In seguito, ha ritrovato l’amore nella sua seconda moglie Francesca Mozer ed è tornato a dedicarsi all’arte.

La carriera di Zucchero: da Sanremo a Woodstock

Prima di raggiungere il successo, Zucchero ha dovuto lavorare duramente. Dopo anni di gavetta, ha partecipato a Sanremo per la prima volta nel 1982 e successivamente nel 1983. Tuttavia, entrambe le esperienze non sono state positive per l’artista, poiché nessuno credeva nella sua musica, il blues. La svolta è arrivata nel 1985 con il brano “Donne”, presentato al Festival di Sanremo. Nonostante sia arrivato penultimo, il brano ha portato Zucchero al successo. Nel corso della sua carriera, ha venduto oltre 60 milioni di dischi e si è esibito in tutto il mondo. Ha collaborato con grandi artisti italiani e internazionali come Luciano Pavarotti, Sting, Brian May e Bono Vox. Inoltre, è stato l’unico artista italiano a partecipare alla seconda edizione del festival di Woodstock nel 1994.

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