Italia e Albania firmano un protocollo d’intesa sui migranti
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha comunicato alla Camera dei Deputati che il protocollo d’intesa tra Italia e Albania sui migranti stabilisce che nei due centri di accoglienza in Albania non potranno trovarsi più di 3.000 migranti contemporaneamente. Inoltre, i migranti potranno arrivare nel porto albanese solo con navi delle autorità italiane che hanno partecipato a operazioni di soccorso. Tajani ha sottolineato che non sarà possibile trainare i barconi degli scafisti né indirizzare verso l’Albania imbarcazioni gestite da organizzazioni non governative.
Il ministro ha ribadito che il protocollo non viola il diritto dell’Unione Europea, citando la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson. Tajani ha sottolineato che il diritto dell’UE non è applicabile fuori dal territorio dell’Unione, ma il diritto italiano seguirà il diritto dell’UE e si applicherà in Albania. Tajani ha anche citato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha affermato che l’Albania diventerà presto membro dell’UE e che ci sarà una stretta collaborazione con i Paesi al di fuori dell’Unione, come avviene con la Turchia.
Secondo il ministro, i due centri per migranti in Albania funzioneranno secondo la normativa italiana, europea e internazionale. Uno sarà situato nel porto di Shengjin e si occuperà di soccorso, assistenza primaria e identificazione dei migranti. L’altro sarà situato a Gjader, a circa 30 chilometri dal porto, e si occuperà dell’esame delle domande di protezione internazionale e delle procedure di rimpatrio. Tajani ha precisato che le procedure saranno svolte esclusivamente dalle autorità italiane, amministrative e giudiziarie.
L’Albania accoglierà solo i migranti che possono essere trattenuti nelle strutture, ovvero i richiedenti asilo soggetti a procedura accelerata di frontiera e le persone in attesa di rimpatrio dopo l’accertamento dell’assenza dei requisiti per il soggiorno in Italia. Non saranno accolti soggetti vulnerabili come minori e donne in gravidanza. Tajani ha sottolineato che il protocollo fa parte di una strategia complessiva per affrontare i flussi migratori irregolari e che il governo italiano ha riportato le migrazioni al centro del dibattito europeo.
Le opposizioni hanno presentato una risoluzione unitaria sul protocollo Italia-Albania, sollevando dubbi sulla necessità