Acqua, non immagini cosa accade al tuo corpo se ne bevi tanta | Altro che pratica salutare

Giovane donna che beve un bicchiere di acqua - Tendenzediviaggio.it

Giovane donna che beve un bicchiere di acqua - Tendenzediviaggio.it (Fonte Depositphotos)

Sei davvero sicuro che bere tanta acqua apporti benefici al tuo organismo? La scienza ha finalmente la risposta, e ti sconvolgerà.

Bere acqua è certamente essenziale per il nostro benessere: questo prezioso elemento, infatti, costituisce circa il 60% del corpo umano adulto, e una corretta idratazione vanta effetti portentosi sull’organismo, oltre che a garantirne il corretto funzionamento.

Essa regola infatti la temperatura corporea durante e dopo l’attività fisica, mantenendola stabile intorno ai 36°, facilita l’eliminazione delle tossine e regolarizza l’intestino, alleviando i sintomi della stitichezza.

Bere regolarmente acqua, inoltre, riduce la sensazione di fatica fisica, migliora i livelli di concentrazione e attenzione e risulta inoltre una prassi ideale per il controllo del peso corporeo, in quanto l’apporto idrico regola anche il metabolismo dei grassi, oltre che sedare gli attacchi di fame improvvisi.

Infine, l’idratazione sistematica lubrifica articolazioni e muscoli, previene la secchezza orale, migliora l’aspetto della pelle, mantiene la pressione sanguigna costante e risulta fondamentale nell’espulsione dei rifiuti. Cosa accade, però, in caso di idratazione troppo abbondante?

Cosa succede se bevi troppa acqua

Gli esperti lo ripetono da anni, fino alla creazione di un vero e proprio mantra: per mantenersi in buona salute sarebbe consigliabile consumare dagli 1,8 ai 2,4 litri di acqua al giorno, ovvero dai 9 ai 12 bicchieri quotidiani. Se tale suggerimento fornisce un prezioso parametro per monitorare la propria idratazione, alcuni individui eccedono decisamente con le quantità, spesso nel tentativo di eliminare più scorie o di implementare gli effetti di una dieta ipocalorica.

Cosa può accadere in questi casi? In tale eventualità, può manifestarsi un fenomeno noto con il nome di iperidratazione. Di norma, i reni filtrano dal sangue l’urea (ovvero un liquido contenente sostanze di rifiuto e nutrienti in eccesso), che viene poi eliminata durante la minzione. Essi, però, possono elaborare solamente 800-1.000 millilitri di acqua all’ora. Di conseguenza, se si eccede con il consumo di acqua, i reni non riescono più a funzionare correttamente, e le sostanze in eccesso finiscono direttamente all’interno delle cellule del nostro corpo. Queste ultime tenderanno quindi a gonfiarsi, specialmente quelle all’interno dei tessuti molli, come grasso e muscoli. Se invece le scorie raggiungono le cellule cerebrali, l’iperidratazione può avere effetti ben più fastidiosi…

Bere acqua a tavola - Tendenzediviaggio.it
Bere acqua a tavola – Tendenzediviaggio.it (Fonte Depositphotos)

Gli effetti dell’iperidratazione sul cervello

Come anticipato, se le sostanze di rifiuto raggiungono le cellule cerebrali, esse non riescono a gonfiarsi, e possono risultare particolarmente sensibili alla riduzione di sodio nel sangue.

In questi casi, l’individuo che beve troppa acqua potrebbe riscontrare effetti indesiderati quali vomito e difficoltà a mantenere l’equilibrio.