Affitto, il proprietario deve ‘regalarti’ quasi 8000 euro se non ti ha rilasciato questa carta: la novità sta svoltando la vita degli italiani

Fate sempre attenzione all’affitto, in assenza di un documento in particolar modo il proprietario di caso deve tornarti un sacco di soldi. 

Negli ultimi anni in Italia sono aumentati considerevolmente i contratti di affitto e non solo, dato che di pari passo sono sempre più numerosi anche i casi di affitto pagato in nero. Un dato che si unisce alla difficoltà per molti cittadini di avere accesso al mutuo per l’acquisto della prima casa, ripiegando così sull’affitto.

Il costo di un canone di locazione, dunque, viene stabilito in accordo tra le parti e si procede così per come deciso con o senza contratto, ma in quest’ultimo caso però si sono verificati degli eventi che hanno innescato dei precedenti in campo giuridico.

In assenza di un documento, infatti, il proprietario della casa potrebbe vedersi costretto a tornare dei soldi che ha incassato, appunto, con il canone di locazione.

Presta bene attenzione, dunque, perché se anche tu ti trovi in questa stessa condizione l’unica cosa che puoi fare è quella di correre dall’avvocato.

Affitto, fai sempre attenzione al canone mensile

Recentemente una donna ha raccontato la sua esperienza legale alla stampa, aveva preso in affitto una casa e il proprietario aveva temporeggiato sul contratto di locazione. Le due parti coinvolte hanno stabilito un canone mensile, fin quando il proprietario dell’immobile ha cercato di rincarare il costo in vista di lavori di manutenzione da effettuare per la casa di riferimento.

Eppure, al momento della richiesta da parte del proprietario di casa, la donna ha fatto valere il suo diritto sul canone di affitto rifiutando l’aumento che questo le voleva imporre, vincendo la sua battaglia grazie all’articolo 79 della legge 392 del 1978.

Puoi pretendere anche “8000” euro dal propri proprietario di casa

In particolar modo, l’articolo sopracitato ricorda che l’assenza del contratto di locazione rappresenta una mancata comunicazione all’Agenzia dell’Entrate circa un altro reddito a capo del proprietario dell’immobile, motivo per cui viene sempre e comunque considerata un’azione di vantaggio illegale di questo. Sulla base di tale motivazione, quindi, l’affittuario può far valere i suoi diritti anche con un affitto in nero, purché venga fatto almeno entro 6 mesi dalla cessata locazione.

Lo stesso vale anche nel tentativo di aumento del canone di locazione per via di lavori di manutenzione che non competono l’affittuario, motivo per cui si può richiedere indietro l’affitto per il periodo interessato dai lavori. Importante e determinante per la richiesta risarcitoria, però, è la dimostrazione documentale che attesti il pagamento di mese in mese per l’addio erogato in nero, quindi, senza contratto regolare previsto per legge.