“Aggredito in Questura a Milano: Indagini su otto agenti sospettati”

Gli agenti della Questura di Milano hanno bloccato, dopo un rocambolesco inseguimento, un uomo che, con un altro che è riuscito a scappare, a bordo di una Bmw era passato col rosso in via Binda, alla periferia di Milano, e non aveva poi rispettato l'alt. L'inseguimento si è concluso all'angolo tra via Parenzo e via Giussani, dopo alcune centinaia di metri. I fuggitivi si sono anche scontrati con la macchina della Polizia, una volante del Commissariato Ticinese. Uno dei due si è dileguato mentre l'altro, di origine magrebina, è stato bloccato e portato in questura, Milano, 19 aprile 2022. ANSA/PAOLA LANZA

Otto agenti della Questura di Milano sono sotto indagine per un presunto episodio di violenza ai danni di un giovane tunisino di 20 anni avvenuto lo scorso 5 ottobre negli uffici dell’immigrazione. La notizia è stata riportata questa mattina da Il Giorno.

Secondo quanto emerso dalle indagini, anche grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza interne alla Questura, il giovane, che era stato portato in via Fatebenefratelli per le procedure di rimpatrio, avrebbe avuto una discussione con un agente e avrebbe ricevuto uno schiaffo. Successivamente, sarebbe stato costretto dai poliziotti a spostarsi in un’altra stanza, dove sarebbe stato aggredito.

Le accuse, che sono state formulate a seguito di una segnalazione interna alla Questura stessa, riguardano sette agenti che sono stati indagati per violenza privata aggravata dall’abuso di poteri e violazione dei doveri inerenti alla loro funzione pubblica. Un’ottava poliziotta è invece indagata per omessa segnalazione. Il giovane tunisino, che non ha presentato denuncia, è attualmente detenuto nel centro di Gorizia.

L’avvocato Piero Porciani, che rappresenta due dei poliziotti indagati, ha dichiarato all’ANSA: “Vogliamo che vengano accertate le singole responsabilità, ma che non si faccia di tutta l’erba un fascio”. L’avvocato ha inoltre aggiunto che non esistono documenti medici o referti del pronto soccorso che possano confermare l’aggressione presunta.

È importante che vengano condotte indagini approfondite per fare luce su questo presunto episodio di violenza. La giustizia deve essere garantita per tutte le persone coinvolte, sia per il giovane tunisino che per gli agenti indagati.