Ambientalisti chiedono al Governo di impugnare legge sarda sugli hotel sul mare

Il Gruppo di intervento giuridico ha formalmente chiesto al governo di impugnare le nuove norme urbanistiche in Sardegna, che riguardano anche le riqualificazioni edilizie degli hotel sul mare. Secondo l’associazione, queste norme sono in contrasto con il Piano paesaggistico regionale e non rispettano i principi di pianificazione congiunta tra Stato e Regione.

I punti critici delle nuove norme

L’associazione ecologista ha evidenziato quattro articoli dubbi. In particolare, si fa riferimento alla possibilità di ricostruire edifici nelle fasce costiere di massima tutela senza mantenere le caratteristiche dell’edificio preesistente. Inoltre, viene contestata la norma che permette aumenti volumetrici del 25% per nuovi hotel 5 stelle e più e del 15% per ogni esercizio ricettivo esistente nelle aree costiere, compresa la fascia dei 300 metri dalla battigia marina.

Contestazioni anche per gli usi civici e le energie rinnovabili

Il Gruppo di intervento giuridico ha sollevato dubbi anche riguardo agli usi civici e agli impianti di energie rinnovabili. Secondo l’associazione, le nuove norme comportano un “esproprio gratuito delle terre a uso civico” a favore dei progetti di impianti produttivi di energia. Inoltre, viene contestato il taglio di circa 1.600 ettari del parco naturale di Gutturu Mannu a Pula, su richiesta del mondo venatorio locale.

La speranza di un intervento del Governo

L’associazione confida ora in un intervento del Governo, sostenuta anche dalle quasi 40mila firme raccolte per la petizione sulla salvaguardia delle coste sarde. Si auspica che venga presa in considerazione la richiesta di impugnazione delle nuove norme urbanistiche, al fine di tutelare il territorio e il paesaggio della Sardegna.