Associazioni denunciano: 391 migranti abbandonati a Trieste

Il silos accanto alla stazione ferroviaria dove trovano rifugio alcuni migranti a Trieste, 26 agosto 2023. Come ormai ogni giorno da mesi, anche ieri le forze dell'ordine e i militari dell'Esercito italiano hanno rintracciato una quarantina di migranti irregolari, appena arrivati in Italia dal valico del confine con la Slovenia. I migranti sono stati individuati a piccoli gruppi in vari luoghi, tutti ovviamente a ridosso della linea di confine. Molti di loro hanno intenzione di continuare il viaggio verso altri Paesi europei, qualcuno chiede invece accoglienza in Italia. Tanti che non trovano un luogo dove stare - perché la domanda di sistemazione è ben più alta dell'offerta - a Trieste cercano rifugio al cosiddetto "silos", un luogo accanto alla stazione ferroviaria, fatiscente, completamente privo di ogni tipo di servizio, dove i migranti dormono a terra o in tende da campeggio rimediate non si sa dove, in un ambiente molto carente dal punto di vista igienico-sanitario e divenuto anche poco sicuro con il tempo. ANSA/MAURO ZOCCHI

Attualmente, 391 richiedenti asilo che hanno manifestato la volontà di chiedere protezione internazionale a Trieste si trovano in una condizione di totale abbandono e privi di accoglienza. Questa denuncia è stata fatta oggi da diverse associazioni, tra cui Ics, comunità di San Martino al Campo, Donk, International rescue committee, Diaconia valdese e Linea d’ombra.

Condizioni estreme nel silos

Le associazioni hanno sottolineato che molti di questi richiedenti asilo sopravvivono in condizioni estreme nel silos, una struttura fatiscente situata nei pressi della stazione ferroviaria, dove attualmente trovano rifugio circa 220 persone.

Dati allarmanti

Secondo i dati diffusi oggi, dal gennaio 2023 al 30 settembre sono state assistite a Trieste 12.190 persone, con una media di 45 al giorno. La maggior parte di loro sono adulti (76%) provenienti dall’Afghanistan (72%). Tra di loro ci sono 8.627 uomini, 2.316 minori non accompagnati (il 95% proveniente dall’Afghanistan e il 93% in transito verso altri Paesi europei), 202 nuclei familiari e 135 donne sole o con figli.

Sistema di accoglienza sottodimensionato

Le associazioni hanno spiegato che il sistema di accoglienza di bassa soglia è sottodimensionato rispetto alle necessità. Durante lo scorso inverno, le richieste di posto letto per accedere ai dormitori di bassa soglia erano superiori ai posti disponibili (circa 45 al giorno) e durante l’emergenza freddo l’82% dei posti era occupato da richiedenti asilo in condizioni di vulnerabilità. Attualmente, i posti disponibili sono solo 8.

Necessità di aumentare i posti e sistematizzare i trasferimenti

Le associazioni chiedono di aumentare i posti disponibili garantendone almeno 100 al giorno e di sistemare i trasferimenti dei richiedenti asilo in altre località, con un pullman in partenza ogni settimana. Secondo i dati delle associazioni, i trasferimenti sono diminuiti tra luglio e agosto, ma sono aumentati a settembre e nuovamente diminuiti a ottobre. La situazione richiede quindi un intervento urgente per garantire una migliore accoglienza e assistenza ai richiedenti asilo a Trieste.