Aumento bollette energia: famiglie in difficoltà, boom profitti per imprese

Il settore energetico registra risultati record nel 2022, ma si prevede un calo per l’anno in corso

Il settore energetico ha registrato risultati eccezionali nel 2022, con un fatturato complessivo di 643,8 miliardi di euro, in aumento del 84,1% rispetto all’anno precedente. Questo rappresenta una crescita significativa rispetto al picco raggiunto nel 2014, superando anche la media degli anni precedenti. Tuttavia, il rapporto sui bilanci delle società energetiche prevede un calo dei risultati per l’anno in corso.

Gli utili delle società energetiche sono ammontati a 24,7 miliardi di euro, rappresentando il 3,8% del fatturato. Nonostante l’aumento rispetto all’anno precedente, si registra un calo rispetto al 2021. Inoltre, il margine operativo netto ha superato i 44,7 miliardi di euro, in crescita del 41,6% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il rapporto tra margine operativo netto e fatturato è diminuito rispetto all’anno precedente.

Le società energetiche hanno anche visto un aumento del numero di dipendenti, che si avvicina alla soglia delle 200.000 unità. Il fatturato per dipendente è aumentato a 3,3 milioni di euro pro capite, rispetto ai 1,8 milioni dell’anno precedente.

Le classifiche delle società energetiche

Nelle classifiche delle singole aziende, Enel si conferma al primo posto per fatturato, seguita da Eni. Tra le prime dieci società per fatturato, sei sono a controllo pubblico, mentre le altre quattro sono controllate da holding estere. Le società con il migliore rapporto “utili su fatturato” sono Erg, Terna, Italgas, Alerion Clean Power, 2I Rete Gas e Snam.

Previsioni per il 2023

Le previsioni per il 2023, basate sui dati dei primi nove mesi del 2022, indicano un calo significativo del fatturato e degli utili delle società energetiche. Il fatturato è diminuito del 31%, passando da 288,1 miliardi di euro a 198,2 miliardi di euro. Anche gli utili sono diminuiti del 13%, passando da 22,5 miliardi di euro a 19,4 miliardi di euro.

Questo calo è dovuto principalmente alla flessione dei prezzi e alla diminuzione della domanda di energia elettrica e gas. Nonostante gli interventi governativi per ridurre le bollette energetiche, il settore rimane volatile e in fase di stabilizzazione graduale.

Le società energetiche stanno cercando di fronteggiare questa situazione attraverso diverse strategie, come la riduzione dei costi operativi, il miglioramento dell’efficienza e la generazione di flussi di cassa per sostenere i piani di investimento.

In conclusione, nonostante i risultati record del 2022, il settore energetico si prepara a un anno difficile nel 2023, con una diminuzione dei ricavi e degli utili. Le società energetiche dovranno adottare misure per affrontare questa situazione e garantire la loro sostenibilità nel lungo termine.