L’autunno in Val d’Ega (BZ) è la bella stagione delle sensazioni, un luogo e un tempo di vero scambio e connessione con l’ambiente. Questo scampolo di monti Pallidi è una parure di sette piccoli paesi che si raggiungono da Bolzano, anche in modo ecosostenibile, con un viaggio di meno di mezzora e pochi km, a bordo dei mezzi pubblici che nella valle poi, permettono anche di circolare gratis.

Val d’Ega Nova Ponente. Credit Othmar Seehauser

Mobilcard Val d’Ega

Con la Mobilcard Val d’Ega si può, infatti, viaggiare gratuitamente. Partendo da qualsiasi località dell’area per esplorare il territorio a piedi, in sella alla bicicletta o con gli impianti di risalita, aperti fino a novembre e serviti da una Mountain Pass che dà un passaggio verso il cielo e la meraviglia dell’orizzonte. Albe autunnali, enrosadire ancora più accesa nelle sere d’autunno. La Val D’Ega esalta il prossimo desiderio e la magia di una vacanza al cospetto delle Dolomiti che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità.

Attenzione per l’ambente

Grande attenzione all’ambiente. La Val D’Ega ha parlato per prima la lingua della sostenibilità con una grande attenzione alle best practices che ne fanno oggi un luogo plastic free. Località proiettata al futuro con una agenda per Val d’Ega 2023 a cui si improntano tutte le realtà del territorio. Sostenibilità e consapevolezza non solo una filosofia, ma anche una missione pratica. Così sono arrivate le certificazioni – come la prestigiosa Global Sustainable Tourism Council (GSTC)  – che fanno di questa valle la pioniera green dell’Alto Adige.

L’autunno in Val D’Ega

In autunno la svolta “verde” si accompagna a quella dei mille colori del foliage. È questa, infatti, la stagione del dialogo: fra i monti significa mettersi all’ascolto della natura. Non ci sono più le ansie di vetta, cima o conquista, tipiche dell’estate. Non ci sono ancora la neve e l’inverno che invitano a record e performance sulle piste o sugli sci. Per fortuna, però, c’è tutto il resto: dai mille colori di boschi che parlano le molte lingue dell‘emozione, ai rumori e agli spostamenti delicati degli animali che preparano il loro regno per la stagione più fredda. E poi c’è l’uomo, che può davvero entrare in contatto con questo mondo. Mondo non solo da osservare, ma da vivere, camminando, con lentezza e con più attenzione. L’autunno in Val d’Ega (BZ) è la bella stagione delle sensazioni, un luogo e un tempo di vero scambio e connessione con l’ambiente.

Val d’Ega Rosengarten. Credit Othmar Seehauser

Cosa fare

Le 217 strutture, fra alberghi e garnì, sono a gestione familiare e diventano rapidamente casa per chiunque vi alloggi. Consigli, tradizioni, accoglienza: qui anche questo è un’arte. Per questo è impossibile sbagliarsi sui 500 km di sentieri che, a piedi o in bici, anche in autunno, regalano una full immersion colorata di emozioni e sport. I più intrepidi sfidano le vette, i più contemplativi allargano il respiro a contemplare lo specchio perfetto del lago di Carezza. L’autunno è la stagione ideale per fare un tour fra malghe ed alpeggi dove gli animali si preparano al rientro a valle, dopo la lunga stagione estiva. Più in quota è il bramito del cervo a risvegliare la sorpresa di un incontro, mentre funghi e vino novello condiscono le corroboranti merende del tardo pomeriggio, dopo le gite. Per ogni viaggiatore c’è un percorso giusto e la gente di qui sa come consigliare, ma anche come coccolare gli ospiti che scelgono le lusinghe del Catinaccio e del Latemar. Erano giardini nei tempi mitologici di re Laurino. Oggi sono poesie di pietra dove passeggiare sempre lontani dalla folla, fra passeggiate a bassa densità antropica, ma altissima nelle emozioni. Un’esperienza doppia in cui potersi ancora stupire per la scoperta di un luogo “dove non si è ancora mai stati”.

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