I rincari delle materie prima hanno causato delle conseguenze disastrose anche sulla benzina. Attenzione ai consumi
Non è un mistero che la vita è ormai aumentata e moltissime persone, soprattutto le famiglie con i figli a carico, fanno fatica a raggiungere una stabilità economica. Anche i beni di prima necessità hanno raggiunto costi elevatissimi e moltissime persone sono costrette a fare dei tagli per risparmiare.
Nell’ultimo periodo però si sta assistendo ad un drastico aumento dei costi della benzina. Sono diventati quasi insostenibili, ma la brutta notizia è che molto probabilmente non si tratta di un momento passeggero.
Infatti sono tanti i fattori che hanno influito su questi aumenti dei costi creando enormi disagi per il paese intero. Coloro che hanno necessità di utilizzare la macchina, sono costretti a pagare una fortuna per il rifornimento di benzina.
Diventa dunque fondamentale riuscire a risparmiare il più possibile attraverso buoni sconto o prendendo l’automobile solo quando è indispensabile. In alternativa si possono scegliere mezzi più economici e sostenibili come ad esempio la bicicletta.
Benzina, gli aumenti sono insostenibili
Come abbiamo anticipato il prezzo della benzina è aumentato notevolmente In Italia e nel resto dell’Unione Europea. Un incubo che sta colpendo milioni di persone che, a causa dei costi eccessivamente elevati ed insostenibili, sono costretti a rinunciare all’automobile scegliendo alternative più economiche.
A quanto pare la motivazione di questi rincari è riconducibile non tanto alle oscillazioni del mercato o al caos accaduto nello Stretto di Hormuz, ma è da attribuire ad una tassa decisa da Bruxelles. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali saranno le conseguenze per i paesi dell’Unione Europea.
L’ennesima stangata per gli italiani
Il rincaro dei prezzi è un incubo che sta colpendo l’intera popolazione italiana e pare che i costi della benzina non si abbasseranno molto presto. In una situazione già complessa, le cose si stanno complicando a causa dell’arrivo della Ets (Emission Trading System), ovvero lo scambio di quote di gas serra che mira a ridurre l’inquinamento ambientale.
Si tratta di un cambio radicale che, quando questa tassa entrerà in vigore nel 2027, comporterà un ulteriore aumento del costo della benzina e del diesel. L’Ageei (Agenzia di stampa sulle Energie e sulle Infrastrutture) ha comunicato: “A partire dal 2027, l’UE inizierà a quantificare le emissioni di CO2 provenienti dagli edifici e dai trasporti stradali, con un nuovo sistema di tariffazione del carbonio noto come ETS2. Il nuovo sistema potrebbe portare ad aumenti di prezzi più elevati di quanto inizialmente previsto”.