Biden su Israele e Ucraina: il suo discorso

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha tenuto un discorso alla nazione, annunciando la sua intenzione di chiedere al Congresso un finanziamento di 70 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina e 14 miliardi per Israele. Secondo Biden, queste richieste rientrano nell’interesse nazionale degli Stati Uniti, che si considerano “la nazione indispensabile”.

“Non possiamo rinunciare alla pace tra Israele e Palestina”

Biden ha sottolineato l’importanza di perseguire la pace tra Israele e Palestina, affermando che non si può rinunciare alla soluzione dei due Stati. Ha anche ribadito l’impegno degli Stati Uniti nel garantire il diritto dei palestinesi alla dignità e all’autodeterminazione, nonostante gli atti di Hamas.

“Israele deve agire rispettando le regole della guerra”

Il presidente americano ha discusso con il primo ministro israeliano Netanyahu la necessità che Israele agisca rispettando le regole della guerra. Ha sottolineato l’importanza di fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, che ha bisogno di cibo, acqua e medicine.

Impegno per il recupero degli ostaggi americani

Biden ha dichiarato di essere impegnato nel recupero degli ostaggi americani tenuti prigionieri da Hamas, definendo questo un momento cruciale nella storia. Ha assicurato alle famiglie degli ostaggi che si stanno esplorando tutte le strade per riportare i loro cari a casa.

Investimento per la sicurezza degli Stati Uniti

Il presidente ha annunciato la sua intenzione di richiedere al Congresso un finanziamento urgente per sostenere le esigenze di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e per sostenere i partner critici, tra cui Israele e l’Ucraina. Ha sottolineato che questo investimento intelligente pagherà dividendi per la sicurezza americana per le generazioni future.

“L’arsenale della democrazia” da circa 100 miliardi di dollari

Biden ha affermato che la richiesta urgente di finanziamento al Congresso dovrebbe ammontare a circa 100 miliardi di dollari per costruire quello che ha definito “l’arsenale della democrazia”. Questo include fondi per l’Ucraina, Israele, Taiwan, aiuti umanitari e gestione delle frontiere.