Birra: Filiera in sofferenza, nuove accise rischiano peggioramenti

Secondo il 7° Rapporto “La creazione di valore condiviso del settore della birra in Italia” dell’Osservatorio Birra, il 2023 si sta rivelando un anno difficile per la birra nel nostro Paese. L’analisi, realizzata da Althesys, evidenzia un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, mettendo a rischio l’occupazione e il valore aggiunto generato dalla filiera della birra.

La crisi del settore, che ha continuato a investire negli ultimi 4 anni con 250 milioni di euro, è causata dall’aumento dei costi di produzione e dalla riduzione del potere d’acquisto degli italiani. Questa situazione mette sotto pressione l’intera filiera, dalla produzione all’agricoltura, dalla logistica alla distribuzione e alla ristorazione. Il rischio è di azzerare il fenomeno birra che negli ultimi 15 anni ha portato questa bevanda ad essere al centro della gastronomia e della socialità degli italiani.

Secondo l’Osservatorio Birra, nel 2022 la filiera della birra ha superato per la prima volta i 10 miliardi di euro di valore condiviso, con una crescita del 9,2% rispetto all’anno precedente. Questo settore contribuisce in modo significativo alla crescita del PIL del Paese, generando occupazione e pagando tasse per un totale di 4,3 miliardi di euro.

Tuttavia, solo l’1,3% del valore condiviso è trattenuto dai birrifici, mentre il resto viene distribuito ai lavoratori della filiera e allo Stato. Ogni euro di birra venduta genera 6,8 euro lungo l’intera filiera, beneficiando soprattutto la distribuzione e la vendita. Inoltre, la filiera della birra distribuisce 2,8 miliardi di euro di salari e genera circa 30 occupati per ogni addetto alla produzione.

Nel primo semestre del 2023, a causa dell’aumento dei prezzi nel settore del food and beverage, il valore condiviso della birra è diminuito del 3%, pari a circa 120 milioni di euro. Questo calo è dovuto anche all’aumento delle accise sulla birra, che rischia di colpire pesantemente la filiera, in particolare la grande distribuzione e il settore della ristorazione.

La crisi della birra ha anche un impatto sull’agricoltura italiana, poiché questa bevanda è un traino importante per i consumi agroalimentari nei punti di consumo. Un aumento delle accise sulla birra avrebbe conseguenze negative per tutti, compresi i produttori, gli esercenti e i consumatori. In passato, una riduzione delle accise ha portato a un aumento delle entrate erariali e ha stimolato gli investimenti nel settore.

L’Osservatorio Birra suggerisce che una riduzione delle accise potrebbe alleggerire la pressione fiscale per i consumatori e aumentare la competitività della filiera della birra in Italia. Questo potrebbe fornire uno stimolo per il mercato e favorire la ripresa del settore.