Chikungunya: 4 casi importati in Italia nel 2023 – Contagio, sintomi e trattamento

L’ultimo caso di virus Chikungunya in Italia è stato registrato a Sansepolcro (Arezzo), aggiungendosi ai tre casi precedentemente segnalati in Veneto. Secondo il monitoraggio sull’arbovirosi dell’Istituto superiore di sanità (ISS), tutti i casi sono di importazione. La Chikungunya è una malattia virale caratterizzata da febbre e forti dolori, trasmessa all’uomo dalle zanzare infette, in particolare dalle zanzare femmine del genere Aedes, come Aedes aegypti e Aedes albopictus, comunemente conosciuta come zanzara tigre. L’ISS fornisce indicazioni sul contagio, i sintomi e il trattamento della malattia.

I sintomi della Chikungunya

Dopo un periodo di incubazione che varia da 2 a 12 giorni, i sintomi della Chikungunya si manifestano improvvisamente con febbre e dolori alle articolazioni così intensi da limitare i movimenti dei pazienti. Questo è il motivo per cui la malattia è stata chiamata Chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”. Altri sintomi includono dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. Il dolore alle articolazioni può essere debilitante e può durare da alcuni giorni a diverse settimane.

Il decorso della malattia

Nella maggior parte dei casi, i pazienti si riprendono completamente. Tuttavia, in alcuni casi, il dolore alle articolazioni può persistere per mesi o addirittura anni. Spesso i sintomi delle persone infette sono lievi e l’infezione può non essere riconosciuta o essere confusa con altre malattie, soprattutto nelle aree in cui è presente anche la dengue. In alcuni casi sono state segnalate complicanze oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali. Le complicanze gravi sono rare, ma negli anziani la malattia può essere una causa di morte.

Trattamento e prevenzione

Attualmente non esiste un vaccino specifico per la Chikungunya e il trattamento si concentra principalmente sul sollievo dei sintomi. In caso di febbre, soprattutto se accompagnata da dolori articolari, l’ISS raccomanda ai viaggiatori di ritorno da zone in cui è presente la malattia di segnalare il proprio stato di salute al medico. La prevenzione della malattia si basa principalmente sulla riduzione delle punture di zanzara. È consigliabile utilizzare reti alle finestre o zanzariere nelle stanze in cui si soggiorna, indossare abiti che coprano il corpo (come camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi) di colore chiaro, poiché i colori scuri attirano le zanzare. È inoltre consigliabile utilizzare repellenti sulle parti del corpo esposte, tenendo presente che il sudore può ridurne l’efficacia.