“Claps: la misteriosa scritta ‘assassini’ sul muro della Trinità svela inquietanti segreti”

Scritta “assassini” compare sul muro della chiesa di Potenza

Una scritta sconcertante è apparsa oggi sul muro laterale della chiesa della Santissima Trinità a Potenza. La parola “assassini” è stata tracciata con un colore nero su uno sfondo bianco, estendendosi per diversi metri. Questo è il primo atto vandalico sulla chiesa dopo la sua riapertura al culto lo scorso 24 agosto e la ripresa delle celebrazioni domenicali della Messa il 5 novembre, che si sono svolte nonostante una rumorosa protesta organizzata da “Libera”.

Un messaggio inquietante sul luogo del delitto

La chiesa della Santissima Trinità è tristemente nota per essere stata il luogo in cui è stato trovato il cadavere di Elisa Claps il 10 marzo 2010. La giovane ragazza di Potenza era scomparsa il 12 settembre 1993 e il suo omicidio è rimasto irrisolto per molti anni. Ora, dopo la riapertura della chiesa, una scritta provocatoria e inquietante è apparsa sul muro laterale, riportando alla memoria il tragico evento che ha scosso la comunità locale.

Reazioni alla scritta vandalica

La comparsa della scritta “assassini” ha suscitato sconcerto e indignazione nella comunità di Potenza. I residenti si chiedono chi possa essere l’autore di questo atto vandalico e quale possa essere il suo intento. Le autorità locali sono state informate dell’incidente e stanno indagando per identificare il responsabile. Nel frattempo, la chiesa della Santissima Trinità rimane aperta al culto, nonostante l’emozione e la preoccupazione che questa scritta ha generato tra i fedeli.

Articolo originale:

La scritta “assassini” è apparsa stamani sul muro laterale, che dà su via Pretoria, la strada principale di Potenza, della chiesa della Santissima Trinità, nel cui sottotetto, il 10 marzo 2010, fu trovato il cadavere di Elisa Claps, la ragazza potentina scomparsa e uccisa il 12 settembre 1993.

Oltre alla parola “assassini”, l’autore ha “allungato” per diversi metri la scritta, tracciata con un colore nero su fondo bianco. E’ la prima scritta su un muro della chiesa dopo la sua riapertura al culto, il 24 agosto scorso, e dopo il ritorno della celebrazione domenicale della Messa, il 5 novembre scorso, svoltasi mentre fuori si svolgeva una rumorosa protesta promossa da “Libera”.