Colloquio di lavoro, la regola universale per superarlo è nella tua mano: ecco cosa significa

Se vuoi sfondare ai colloqui di lavoro, non commettere mai questo errore: il segreto del successo è nelle tue mani.

Superare un colloquio di lavoro può apparire un’impresa ardua, soprattutto con i tempi che corrono, ma con la giusta preparazione e mentalità puoi riuscire a distinguerti tra la massa di candidati, e lasciare ai recruiter un’impressione positiva.

Ecco dunque alcuni segreti per brillare durante i tuoi prossimi colloqui. Prima di tutto, ti conviene compiere una ricerca approfondita sull’azienda che stai per contattare, magari consultando i suoi profili social, il sito web e, ovviamente, Linkedin.

Conoscere la mission, i valori, i prodotti e la storia dei tuoi futuri datori di lavoro ti permetterà di personalizzare le tue risposte, e dimostrare inoltre un genuino interesse per l’organizzazione aziendale.

Per prepararti al meglio, inoltre, allenati nelle potenziali domande e risposte prima di giungere all’appuntamento, e ripassa i punti chiave delle tue esperienze precedenti in linea con la posizione richiesta, in modo da valorizzarle.

Altri trucchi per sfondare ai colloqui di lavoro

Sembra superfluo ricordarlo, ma il primo impatto conta. Vestiti in modo appropriato per l’industria o l’azienda per cui desideri lavorare: un aspetto curato trasmette professionalità e rispetto per l’intervistatore. Se vuoi indossare anche qualche accessorio estroso, osa, ma con moderazione: il rischio di strafare è davvero dietro l’angolo!

Anche il linguaggio del corpo riveste un’importanza non trascurabile: evita di dondolare le gambe o di tamburellare con le unghie sulla scrivania, mantieni una postura rilassata e pratica l’ascolto attivo, ponendo ove necessario domande pertinenti. Prepara infine una lista con alcune “storie STAR” (Situazione, Task, Azione e Risultato) che evidenzino come hai superato sfide nel passato, dimostrando così la tua capacità di problem solving, ma senza incensarti in modo plateale di fronte ai recruiter.

L’importanza della stretta di mano

Come accennato in precedenza, i reclutatori prestano attenzione non solo a cosa dici, ma anche a come lo dici e a cosa trasmetti a livello fisico ed emotivo.

Per tale ragione, la stretta di mano vanta un’importanza assolutamente prioritaria. Se risulta troppo moscia, infatti, trasmetterai scarsa convinzione, autostima e motivazione a rivestire il ruolo desiderato. Al contrario, una stretta troppo vigorosa può risultare invadente e prevaricatrice, e mettere in allarme i tuoi esaminatori. Porgi la mano e concedi una stretta ferma e incisiva, ma non eccessivamente energica: essa comunicherà sicurezza e fiducia nelle tue capacità, e impressionerà favorevolmente il tuo interlocutore. Infine, stabilisci un contatto visivo limpido e amichevole: in tal modo svilupperai anche un rapporto di empatia che si prolungherà nel corso del colloquio, e lascerà un’eco positiva anche dopo la tua sortita dall’ufficio.