Confisca di oltre 779 milioni di euro a Airbnb: le conseguenze per la piattaforma

Il "fenomeno" Airbnb Italia si fa per la prima volta una bella radiografia dall'interno: 3,6 milioni di ospiti hanno usato questo metodo per viaggiare in Italia durante l'anno passato e 1,34 milioni di residenti italiani lo hanno scelto per andare all'estero e la community ha contribuito nel 2015 a un beneficio economico complessivo di 3,4 miliardi (0,22% del pil), supportando l'equivalente di 98.400 posti di lavoro, Roma, 11 Maggio 2016. ANSA/US+++ NO SALES EDITORIAL USE ONLY +++

La Guardia di Finanza di Milano ha eseguito un sequestro di oltre 779 milioni di euro su ordine del giudice per le indagini preliminari, nell’ambito di un’inchiesta della Procura per reati fiscali. Il sequestro riguarda Airbnb Ireland Unlimited Company, l’azienda proprietaria della piattaforma di affitti brevi, e tre persone che hanno ricoperto ruoli di amministrazione all’interno del gruppo tra il 2017 e il 2021. La notizia è stata comunicata dal procuratore Marcello Viola.

Sospetti di evasione fiscale da parte di Airbnb

L’inchiesta della Procura di Milano ha portato al sequestro preventivo di oltre 779 milioni di euro a Airbnb. Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, si ipotizza che l’azienda non abbia versato la “cedolare secca” sui canoni di locazione breve per un importo di 3.711.685.297 euro. Questi canoni sono stati pagati dagli ospiti delle strutture ricettive tra il 2017 e il 2021. La notizia è stata resa nota attraverso una nota del procuratore Marcello Viola.

Conclusioni

La Procura di Milano sta indagando su presunti reati fiscali commessi da Airbnb e ha eseguito un sequestro di oltre 779 milioni di euro. L’azienda è accusata di non aver versato la “cedolare secca” sui canoni di locazione breve per un importo di 3.711.685.297 euro. La vicenda è ancora in corso di indagine e si attendono ulteriori sviluppi.