“Confronto tra professionisti e governo sul Pnrr e codice appalti: l’analisi di Hub Engineering”

Il Pnrr e il nuovo codice degli appalti: le sfide per l’ingegneria e l’architettura italiana

Hub Engineering organizza un incontro per discutere dell’impatto del Pnrr e del nuovo codice degli appalti sul settore dell’ingegneria e dell’architettura.

L’importanza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), la nuova disciplina del codice degli appalti e il ruolo dei consorzi stabili nel settore dell’ingegneria e dell’architettura sono stati i temi centrali di un incontro organizzato da Hub Engineering presso la Reggia di Caserta. L’evento è stato aperto dal sindaco di Caserta, Carlo Marino.

L’obiettivo dell’incontro era quello di creare una collaborazione tra professionisti e consorziati, nonché con i rappresentanti della pubblica amministrazione, della maggioranza e del governo, al fine di individuare strategie comuni per il rilancio del settore. Massimo Facchini, presidente di Hub Engineering, ha sottolineato l’effetto positivo del Pnrr sul mercato dei servizi di ingegneria e architettura, che ha portato a un aumento del valore degli appalti e una riduzione del peso della libera professione a favore delle società. Questo trend favorisce i consorzi stabili e la loro capacità di aggregare professionisti e imprese in un approccio multidisciplinare.

Allo stesso tempo, con l’introduzione del nuovo codice degli appalti, si è verificata una chiara inversione di tendenza riguardo alle procedure tradizionali di affidamento dei servizi di ingegneria. Si è registrato un aumento significativo delle procedure di appalti congiunti per le attività di progettazione ed esecuzione. Il nuovo codice degli appalti ha semplificato i livelli di progettazione e ha introdotto nuovi requisiti di qualificazione per i consorzi stabili.

Tuttavia, secondo il presidente Facchini, l’attuazione contemporanea del Pnrr e del nuovo codice degli appalti ha portato a delle criticità che devono essere affrontate. Tra queste, la riduzione dei requisiti di qualificazione ai soli ultimi tre anni, l’utilizzo dell’appalto integrato che mette in discussione la centralità del progetto, la valutazione dei compensi professionali a base di gara che non tiene conto dell’adeguamento delle tariffe professionali ai nuovi livelli di progettazione e l’implementazione delle progettazioni in BIM senza una remunerazione adeguata.

Durante l’incontro, sono stati coinvolti rappresentanti della pubblica amministrazione, della maggioranza e del governo, tra cui Lucia Albano, sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, i deputati Massimo Milani e Marco Osnato, Fabrizio Penna, Capo Dipartimento PNRR del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Giorgio Lupoi, presidente OICE, Giuseppe Costantino, presidente UCSI, e Gianfranco De Matteis, professore di Tecnica delle Costruzioni all’Università degli Studi della Campania.