Coppa Davis: Mattarella attende gli azzurri per la scelta della data

epa10996859 Italian player Jannick Sinner (2L) celebrates with the Italian team and with the the Davis Cup trophy after winning the finals against Australia in Malaga, Spain, 26 November 2023. EPA/Jorge Zapata

Il Presidente della Repubblica desidera incontrare i vincitori della Coppa Davis per congratularsi con loro a nome dell’intero Paese. Secondo quanto si è appreso, li aspetta al Quirinale in qualsiasi giorno a partire da oggi.

Tuttavia, l’appuntamento annunciato dal Colle dovrà essere rimandato. “Purtroppo, il 21 dicembre non potremo andare al Quirinale”, spiega il presidente della federtennis Angelo Binaghi in una telefonata con l’ANSA. “Ci dispiace molto per il presidente Mattarella, con cui abbiamo una promessa in sospeso”.

Binaghi spiega che i giocatori hanno già pianificato le loro vacanze in vista della partenza per l’Australia, dove inizia la stagione agonistica. “Lo faremo quando ci sarà possibile, perché abbiamo una promessa con il capo dello Stato”, aggiunge Binaghi. “Abbiamo avuto il sostegno del governo, del ministro dello sport e un messaggio dalla premier. Gli avevo detto che questa vittoria è storica per noi, ma non finisce qui. Presto verremo da lei come vincitori, non come finalisti”.

Il presidente della federtennis sottolinea che non possono essere presenti il 21 dicembre a causa degli impegni dei giocatori. “La stagione del tennis è fatta così, i ragazzi hanno già programmato le vacanze in vista della partenza per l’Australia”, spiega Binaghi. “Dobbiamo rimanere fedeli alle nostre abitudini, all’applicazione, al lavoro e al metodo. Non dobbiamo cambiare, anche se l’incontro al Quirinale è ovviamente importante”.

Binaghi conclude celebrando il trionfo di Malaga e sottolineando che questo è solo l’inizio di una lunga festa. “Il tennis sta ottenendo grandi risultati grazie all’intervento della politica nello sport, con soggetti come Sport e Salute”, afferma Binaghi. “I nostri successi non sono solo merito del sistema Coni, ma delle politiche del governo. Siamo passati da essere poveri, brutti e sporchi a essere ricchi, belli e un esempio”.