Il decreto Asset 2023, finalmente approvato, presenta importanti modifiche che lo trasformano in un provvedimento omnibus. Una delle novità principali riguarda il settore del trasporto aereo, in cui si vieta l’utilizzo di algoritmi e pratiche anticoncorrenziali sulle tratte nazionali. L’autorità antitrust avrà maggiori poteri per valutare possibili restrizioni della concorrenza da parte delle compagnie aeree. Saranno vietate anche la profilazione degli utenti e la discriminazione basata sul dispositivo utilizzato per prenotare.
Il decreto introduce anche maggior trasparenza nel settore aeroportuale, obbligando i gestori a rendere pubblici i sussidi ricevuti dalle compagnie aeree. Inoltre, le tariffe massime dei biglietti aerei saranno fissate dalle autorità competenti per prevenire aumenti eccessivi dei prezzi.
Nel settore dei taxi, il decreto risolve il problema della scarsità di vetture nei comuni capoluogo di regione, consentendo un aumento delle licenze del 20%. Saranno introdotte anche licenze temporanee e stagionali in caso di aumento straordinario della domanda.
Le banche saranno soggette a modifiche fiscali, con una rimodulazione dell’imposta sugli extra profitti bancari e l’esclusione dei margini di interesse dei titoli di Stato dalla base imponibile. Le banche avranno anche la possibilità di destinare l’imposta a una riserva non distribuibile.
Nel settore industriale, le grandi imprese beneficiarie di agevolazioni pubbliche dovranno rimanere in Italia per almeno 10 anni per mantenere i sussidi. L’uscita anticipata comporterà la perdita dei benefici ottenuti e sanzioni.
Il decreto prevede anche diverse misure per altri settori. Ad esempio, nel settore del vino, i fondi per il comparto vitivinicolo saranno aumentati da 1 a 7 milioni di euro. Sarà stanziato anche un fondo di sostegno per il settore dell’acquacoltura per fronteggiare la proliferazione del granchio blu. Ci sarà anche un’incentivazione per la produzione di biometano, legato all’andamento dell’inflazione registrato da novembre 2021.
Infine, il decreto prevede anche una mini depenalizzazione per i cacciatori all’interno di stagni e zone umide.