Guerra Israele-Hamas: Il punto di vista di Marco Follini

La tempesta che infuria da una settimana ai confini di Israele contiene in miniatura il dilemma e forse anche il destino dell’occidente. Se combatte mette a repentaglio la sua anima, se tratta svela la sua fragilità. La sua virtù era racchiusa nella combinazione tra deterrenza strategica e sensibilità politica, ora messe in questione.

L’identità dell’Occidente e la sua risposta alla sfida

L’occidente è molto più di un continente, è una varietà di situazioni e sensibilità che lo uniscono e lo caratterizzano. In certi frangenti si chiede a questa parte di mondo qual è la sua identità, il suo carattere, la sua risposta alla sfida che lo prende di mira. Siamo chiamati a scegliere una linea, a dispetto delle sfumature che ci attraversano e ci tormentano.

La civiltà superiore non esiste, ma c’è un’inciviltà da combattere

Non esiste una civiltà superiore nel mondo attuale, ma esiste un’inciviltà che si nutre di una visione distorta e si incarna in una barbarie che nessun paese degno del nome può trattare con indulgenza.

L’odio verso l’Occidente e la contraddizione che lo alimenta

Una larga parte del mondo ci odia, per alcuni si traduce in violenza efferata, per altri riempie l’immaginazione di sospetti. Dietro questi risentimenti si intuisce che è il nostro modello di vita e di società ad essere oggetto di un diffuso vituperio.

La duplicazione di noi stessi: tra prudenza e determinazione

Siamo chiamati a una duplicazione di noi stessi, evitando di farci trascinare in una contesa ferina e rinchiuderci nell’illusione di un mondo pacifico a prezzo della nostra resa. Temi che implicano complicazioni e interpretazioni di noi stessi.

L’occidente non è più l’unità di misura del mondo, ma non si arrende al male

Non siamo più l’unità di misura del mondo, ma abbiamo bisogno di lungimiranza per capire e determinazione per far capire a tutti che non alzeremo mai la bandiera della rassegnazione al cospetto del male.