I negoziati tra Amptp (l’Alleanza che riunisce le case di produzione e tradizionali e i servizi di streaming) e Sag-Aftra (il sindacato degli attori) sono stati sospesi dopo che Sag-Aftra ha presentato la sua proposta. Secondo l’alleanza dei produttori, la distanza tra le due parti è incolmabile e il dialogo non è più produttivo.

Proposta insostenibile per gli Studios

La proposta presentata da Sag-Aftra include un bonus per le opere in streaming che costerebbe agli Studios più di 800 milioni di dollari l’anno, un onere economico insostenibile secondo l’alleanza dei produttori. Gli attori puntano al 2% dei profitti di ogni film o serie tv trasmessa su una piattaforma di streaming, oltre alla percentuale dei diritti d’immagine.

Gli sceneggiatori si accontentano di meno

Gli sceneggiatori, che hanno firmato l’accordo con gli Studios dopo 148 giorni di sciopero, si sono accontentati di un bonus per le opere che superano determinate soglie di successo. La proposta degli attori è più ambiziosa, puntando a una percentuale dei profitti e dei diritti d’immagine.

Offerta respinta dalla Sag-Aftra

Nonostante gli Studios abbiano offerto gli stessi termini accettati dai sindacati dei registi e degli sceneggiatori, la Sag-Aftra ha rifiutato l’offerta. Questo ha portato alla sospensione dei negoziati e alla mancanza di un accordo sul nuovo contratto triennale degli interpreti.

Impatto sul settore

La mancanza di un accordo tra attori e produttori potrebbe avere un impatto significativo sul settore dell’intrattenimento. Senza un contratto, potrebbero verificarsi ulteriori scioperi e rallentamenti nella produzione di film e serie tv.

Situazione attuale

Al momento, i negoziati sono sospesi e non è chiaro quando e se verranno ripresi. Entrambe le parti sembrano distanti e il dialogo non sembra più produttivo. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se sarà possibile raggiungere un accordo che soddisfi entrambe le parti.