Interrogatorio di Filippo Turetta in carcere: anticipazioni e dettagli del processo

L’autopsia e l’interrogatorio nel caso di Giulia Cecchettin

L’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, la giovane ingegnera biomedica scomparsa tragicamente, si svolgerà presso l’istituto di medicina legale dell’università di Padova. Nel frattempo, Filippo Turetta, l’ex fidanzato di Giulia, sarà interrogato nel carcere di Verona. La Procura ha deciso di procedere con l’interrogatorio nonostante l’attesa degli esiti dell’autopsia per avere una visione più completa delle cause della morte della ragazza. Il sindaco di Vigonovo, Luca Martello, ha invitato la comunità a partecipare ai funerali di Giulia, sottolineando l’importanza di un sostegno collettivo in momenti come questi.

Filippo Turetta, indagato per omicidio aggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere, si confronterà per la prima volta con il pubblico ministero Andrea Petroni. Turetta ha già ammesso di aver ucciso Giulia, dichiarando di essere devastato per la tragedia che ha causato e di voler assumersi le proprie responsabilità. L’avvocato Giovanni Caruso, che assiste Turetta, si è già incontrato diverse volte con lui in carcere per prepararlo all’interrogatorio. Nonostante la volontà di collaborare, Turetta potrebbe evitare di fornire dettagli prima che siano disponibili informazioni precise dall’autopsia. La strategia difensiva potrebbe mirare a ottenere attenuanti e a evitare ulteriori accuse.

Durante l’interrogatorio, uno dei temi affrontati sarà la premeditazione, che al momento non è stata contestata. Si cercherà anche di comprendere il movente di Turetta. Il padre di Filippo ha dichiarato che il figlio ha avuto un “colpo di testa” e che non esiste una spiegazione razionale per un gesto del genere. Gli avvocati della famiglia di Giulia sostengono che la ragazza fosse vittima di stalking psicologico da parte di Turetta, il quale avrebbe creato un costante stato di ansia in lei dopo la fine della relazione. L’autopsia sarà eseguita da un perito medico legale incaricato dalla Procura di Venezia, insieme all’equipe medica dell’ateneo padovano.

La scoperta del corpo di Giulia ha rivelato che la ragazza è stata colpita da 26 coltellate in diverse parti del corpo. Gli esami permetteranno di determinare l’ora della morte e di comprendere se la causa sia stata uno shock emorragico causato da una violenta caduta. Gli inquirenti cercheranno anche di stabilire se Turetta abbia inflitto sofferenze gratuite e inutili a Giulia, configurando così l’aggravante della crudeltà. Gli avvocati di Turetta e i legali della famiglia di Giulia hanno partecipato alla conferenza per il conferimento degli incarichi per l’autopsia, ma hanno preferito non rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.

Si attendono ulteriori sviluppi nel caso, compresa la testimonianza di Turetta e i risultati dell’autopsia, che potrebbero fornire una chiara visione delle circostanze della morte di Giulia Cecchettin.