Israele-Gaza: Appelli tregua e timori dopoguerra

Le truppe israeliane sono entrate a Gaza City, mentre decine di civili sono stati evacuati al Sud della Striscia durante una finestra di quattro ore concessa dalle Idf. Il primo ministro Netanyahu ha dichiarato che “migliaia” di terroristi di Hamas sono stati uccisi “dall’alto e dal sottosuolo”. Nonostante ciò, cresce la pressione internazionale per una tregua, che Israele respinge categoricamente.

Gli Stati Uniti insistono per una pausa umanitaria

Gli Stati Uniti, in particolare il presidente Joe Biden, avrebbero chiesto a Netanyahu una tregua di tre giorni durante una telefonata il 6 novembre. Secondo Axios, Stati Uniti, Israele e Qatar stanno discutendo una proposta che prevede il rilascio di ostaggi da parte di Hamas e la verifica delle loro identità durante la pausa.

Le preoccupazioni degli Stati Uniti per il dopoguerra

Gli Stati Uniti sono preoccupati non solo per una pausa temporanea nel conflitto, ma anche per i possibili scenari dopo la guerra. La Casa Bianca ha avvertito Israele dal rioccupare Gaza, dopo che Netanyahu ha annunciato che Israele avrà la “responsabilità generale della sicurezza” nella Striscia per un “periodo indefinito”. Un portavoce del dipartimento di Stato ha dichiarato che gli Stati Uniti non sostengono una rioccupazione di Gaza.

Richieste di tregua da parte della comunità internazionale

La richiesta di una tregua è stata avanzata da diverse organizzazioni umanitarie e dall’ONU. Il primo ministro belga Alexander De Croo ha definito gli attacchi israeliani contro le infrastrutture civili a Gaza “sproporzionati” e “non accettabili”. Anche il Cremlino ha chiesto “pause umanitarie” e il segretario generale dell’ONU ha ribadito la necessità di un “cessate il fuoco umanitario immediato”. Tuttavia, il portavoce dell’Idf ha affermato che non ci sarà alcun cessate il fuoco e ha accusato Hamas di usare la sua popolazione come scudo umano.

La situazione a Gaza

Le forze di difesa israeliane affermano di aver attaccato oltre 14.000 obiettivi terroristici nell’ultimo mese, eliminando molti militanti di Hamas e distruggendo infrastrutture e armi chiave. Le truppe israeliane sono entrate nel cuore di Gaza City e prendono di mira i comandanti di Hamas. Nel frattempo, sono state evacuate 637 persone da Gaza all’Egitto attraverso il valico di frontiera di Rafah.

Bilancio delle vittime a Gaza

Secondo il ministero della Sanità palestinese, più del 70% delle 10.305 persone uccise a Gaza dal 7 ottobre erano bambini, donne e anziani. Il portavoce dell’Unicef ha difeso l’accuratezza di questi numeri, affermando che sono in linea con quelli del ministero della Salute controllato da Hamas.