Israele-Hamas: Il discorso di Giorgia Meloni al Senato

Oggi in Senato, durante le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dedicato una lunga parte del suo discorso alla guerra tra Israele e Hamas. Meloni ha espresso la sua vicinanza ai familiari delle vittime degli attacchi di Hamas e ha condannato la brutalità con cui il gruppo terroristico si è accanito contro civili inermi, compresi donne, bambini e anziani. Ha sottolineato che nessuna causa può giustificare il terrorismo e ha ribadito il suo sostegno al diritto di Israele di difendere i propri cittadini. Meloni ha anche evidenziato che i civili di Gaza e le istituzioni palestinesi sono anch’essi vittime della politica di Hamas e che è importante non sovrapporre le due cose.

Obiettivo di Hamas era minare il dialogo

Secondo Meloni, gli attacchi di Hamas avevano l’obiettivo di minare le basi del dialogo tra Israele, l’Occidente e i paesi arabi che stavano cercando di normalizzare i rapporti con lo Stato ebraico. Ha sottolineato che la strategia dei fondamentalisti era quella di rendere Israele una terra inospitale, in modo da costringere le persone a fuggire e creare divisioni tra Israele e gli altri attori regionali. Meloni ha chiesto di essere consapevoli degli schieramenti in campo e di lavorare insieme per impedire una escalation del conflitto.

Nessuna ambiguità nella condanna di Hamas e dell’antisemitismo

Meloni ha sottolineato che non ci deve essere alcuna ambiguità nella condanna dei crimini di Hamas e dell’antisemitismo. Ha ribadito il diritto di Israele di esistere e difendere i propri cittadini, in linea con il diritto internazionale. Ha anche evidenziato che lavorare per una soluzione strutturale della crisi israelo-palestinese sarebbe il modo più efficace per sconfiggere Hamas e ha chiesto un dialogo con i paesi arabi e musulmani per evitare uno scontro tra civiltà.

Pericolo di estensione del conflitto e il silenzio della Russia

Meloni ha avvertito del pericolo di un’estensione del conflitto che potrebbe coinvolgere nuovi attori regionali e grandi potenze come l’Iran, la Russia e la Cina. Ha sottolineato che l’allargamento del disordine nel mondo conviene solo a coloro che vogliono mettere fine al sistema di regole che garantisce la convivenza pacifica tra gli Stati. Ha criticato il silenzio della Russia sulla questione e ha evidenziato che un conflitto più ampio avrebbe conseguenze inimmaginabili.

La reazione di Israele non deve essere per vendetta

Meloni ha sottolineato che la reazione di uno Stato di fronte al terrorismo non deve essere motivata da sentimenti di vendetta, ma deve essere basata su ragioni di sicurezza e sulla tutela della popolazione civile. Ha riconosciuto che è difficile trovare un equilibrio tra una reazione necessaria e una sproporzionata, ma ha sottolineato l’importanza di perseguire questo equilibrio. Ha anche fatto appello a Israele affinché vengano preservati i luoghi di culto nella Striscia di Gaza.

Priorità immediata: accesso umanitario e lotta al terrorismo

Meloni ha sottolineato che la priorità immediata è garantire l’accesso umanitario per evitare ulteriori sofferenze della popolazione civile e esodi di massa che potrebbero destabilizzare il Medio Oriente e l’Europa. Ha elogiato l’istituzione di una zona umanitaria nella Striscia di Gaza da parte di Israele e l’aumento degli aiuti umanitari europei a Gaza. Ha anche assicurato che l’Italia presta massima attenzione alla destinazione degli aiuti per evitare che organizzazioni terroristiche ne possano beneficiare. Infine, ha sottolineato l’importanza di alzare la guardia contro il fenomeno dei lupi solitari che minacciano la libertà e lo stile di vita europeo.