Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che la guerra è arrivata a Gaza City e che Israele non si fermerà fino a quando non avrà distrutto Hamas. Ha invitato i cittadini di Gaza a spostarsi a sud e ha promesso la distruzione completa dell’organizzazione.
Israele-Usa, dialogo continuo: i paletti di Washington
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiesto a Netanyahu una pausa di tre giorni nei combattimenti a Gaza, ma Israele ha respinto la proposta. Stati Uniti, Israele e Qatar stanno discutendo una possibile soluzione che coinvolgerebbe il rilascio di ostaggi da parte di Hamas.
Washington ribadisce la sua posizione
La Casa Bianca ha ribadito che gli Stati Uniti non hanno stabilito una linea rossa per Israele e che non sostengono l’idea di una rioccupazione di lungo termine di Gaza. Tuttavia, gli Stati Uniti continueranno a fornire il supporto necessario per la difesa di Israele.
Hamas respinge l’idea di essere esclusa dal governo di Gaza
Un membro di Hamas ha respinto l’idea che il gruppo venga escluso dal futuro governo di Gaza, sottolineando che qualsiasi cambiamento nel governo è una questione interna palestinese. Ha anche avvertito l’Autorità Palestinese di non concludere accordi a spese di Hamas.
In conclusione, la situazione a Gaza City è sempre più critica, con Israele che intensifica i suoi attacchi contro Hamas. Gli Stati Uniti cercano di mediare una pausa nei combattimenti, ma le posizioni tra le due parti rimangono distanti. Nel frattempo, Hamas respinge l’idea di essere esclusa dal governo di Gaza e avverte l’Autorità Palestinese di non cooperare con gli Stati Uniti a spese del gruppo. La situazione rimane estremamente delicata e incerta.