La separazione delle carriere: una battaglia di civiltà, secondo Benedetto Giustizia (Fondazione Einaudi)

La Fondazione Luigi Einaudi ha lanciato un appello sul proprio sito web per chiedere al legislatore di approvare una legge costituzionale che separi le carriere dei magistrati, tra chi giudica e chi accusa. L’iniziativa ha ottenuto consensi trasversali e mira a mantenere alta l’attenzione sul tema. Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione, ha sottolineato che la questione centrale non è il potere dei singoli magistrati, ma l’irresponsabilità del sistema giudiziario italiano. Benedetto ha anche scritto un libro sulla separazione delle carriere, con prefazione del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

La separazione delle carriere: la madre di tutte le riforme in materia di Giustizia

Secondo Benedetto, la separazione delle carriere in magistratura rappresenta la madre di tutte le riforme in materia di Giustizia. Questa riforma completarebbe il percorso di riforma iniziato nel 1989 con il nuovo Codice di Procedura Penale e proseguito con la riforma dell’art. 111 della Costituzione. Benedetto ha ribadito l’importanza di separare le carriere e ha espresso la speranza che il Parlamento non lasci sfuggire questa occasione.

La proposta della Fondazione Einaudi

La proposta della Fondazione prevede l’istituzione di un doppio Consiglio Superiore della Magistratura, uno per i giudici e uno per la pubblica accusa. Secondo Benedetto, il magistrato non deve essere il custode dell’etica pubblica, ma deve limitarsi ad applicare correttamente le leggi. La separazione delle carriere non metterebbe in discussione l’autonomia e l’indipendenza della magistratura.

Critiche alla strumentalizzazione della riforma

Benedetto ha criticato la strumentalizzazione della riforma da parte di una parte della magistratura militante, che cerca di farla fallire. Ha sottolineato che nessun pm dovrebbe essere controllato dall’esecutivo, ma che il controllo dei magistrati da parte del Ministero della Giustizia è una forzatura. Il ministro Nordio ha chiarito che la separazione delle carriere non mette in discussione l’autonomia e l’indipendenza della magistratura.

Conclusioni

L’appello della Fondazione Einaudi per la separazione delle carriere dei magistrati ha ricevuto ampi consensi e mira a mantenere alta l’attenzione sul tema. Secondo la Fondazione, questa riforma rappresenta la madre di tutte le riforme in materia di Giustizia. La proposta prevede l’istituzione di un doppio CSM e mira a garantire l’applicazione corretta delle leggi senza mettere in discussione l’autonomia e l’indipendenza della magistratura.