Marco Manzo, rinomato tatuatore e artista contemporaneo, espone le sue opere nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria dei Miracoli. Questa insolita esposizione, intitolata “Marco Manzo a Santa Maria dei Miracoli”, si terrà dal 21 marzo al 31 agosto 2024, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi nell’universo artistico di Manzo in un contesto spirituale unico.
Inaugurazione e conferenza stampa
Il vernissage dell’esposizione si terrà il 21 marzo alle ore 19:00 presso la chiesa di Santa Maria dei Miracoli, mentre la conferenza stampa avrà luogo nella stessa basilica durante la mattinata, alle 11:30. Oltre all’artista Marco Manzo e a Lorenzo Zichichi de “Il Cigno GG Edizioni”, interverranno anche don Giuseppe Lorizio, direttore dell’ufficio Cultura del Vicariato di Roma, e padre Ercole Ceriani, rettore della chiesa di Santa Maria dei Miracoli.
Opere esposte e significato spirituale
Le opere esposte includono sculture in marmo bianco di Carrara, testimonianze della violenza contro le donne e opere inedite come “La Maddalena pacificata” e la “Croce gloriosa dei miracoli“. La mostra offre una rara sintonia tra l’arte contemporanea di Manzo e i testi biblici, enfatizzando temi di violenza, redenzione e speranza.
Il messaggio dell’artista
Marco Manzo, noto per il suo stile ornamentale nel tatuaggio, ha elevato questa forma d’arte al livello di espressione artistica riconosciuta. Le sue opere sono state esposte in importanti istituzioni artistiche, confermando il suo ruolo di precursore nel campo del tatuaggio come arte. L’esposizione a Santa Maria dei Miracoli rappresenta un nuovo capitolo nella sua carriera, aprendo nuove prospettive artistiche e spirituali.
Un evento supportato dalla comunità
L’esposizione a Santa Maria dei Miracoli è stata possibile grazie al sostegno e all’approvazione delle autorità ecclesiastiche e culturali. L’iniziativa ha ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza dei Beni Culturali, dimostrando il riconoscimento dell’importanza culturale e artistica dell’evento. Marco Manzo esprime gratitudine per il supporto ricevuto, evidenziando il significato profondo di questa collaborazione tra arte e spiritualità.