Nadef, Ciriani e l’allarme ai ministri sul voto: maggioranza compatta

Mercoledì 11 ottobre, il governo ha ottenuto il via libera alla Nadef e allo scostamento di Bilancio in Parlamento. Nonostante le insidie che talvolta si nascondono nei passaggi parlamentari, la maggioranza solida che sostiene Giorgia Meloni si è attrezzata per evitare vuoti in Aula durante votazioni così importanti. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha chiesto ai membri del governo di essere presenti in Aula e di comunicare le motivazioni di eventuali assenze.

La richiesta del ministro Ciriani

Il ministro Ciriani ha chiesto ai membri del governo di essere presenti in Aula durante il voto che richiede la “maggioranza assoluta dei componenti l’assemblea”. Non si è limitato a una semplice richiesta di presenza, ma ha anche chiesto di conoscere le motivazioni di eventuali assenze. Il messaggio si conclude con la richiesta di confermare la partecipazione tramite email.

La risposta alla moral suasion

La richiesta del ministro Ciriani ha portato a un’ampia partecipazione dei membri del governo in Aula. Alla Camera e al Senato, gli scranni del governo erano occupati a ranghi compatti, con sole 5 assenze giustificate. Il ministro degli Esteri, Antoni Tajani, era in missione in Egitto insieme al suo vice Edmondo Cirielli. Il ministro per l’Agricoltura e la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, era bloccato a casa, mentre la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro era assente. Anche il sottosegretario con delega all’Editoria, Alberto Barachini, si trovava negli Stati Uniti.

Lo scostamento passa senza problemi

Alla fine della giornata, lo scostamento di Bilancio è stato approvato senza problemi, con 224 voti a favore alla Camera e 111 al Senato. Questi numeri sembrano testimoniare una prova di grande compattezza della maggioranza a sostegno del governo, nonostante la fase delicata e le tensioni internazionali.