Nuovo decreto: reato di stesa per Caivano e Mantovano. Abodi assicura il supporto dello Stato.

Il governo italiano sta prendendo in considerazione nuove disposizioni per contrastare la violenza nel territorio di Caivano. Una delle pratiche comuni è la cosiddetta “stesa”, che consiste nel fare sparare armi per dimostrare un dominio sul territorio. Attualmente, questa pratica è considerata un’aggravante, ma il governo sta valutando di trasformarla in un reato autonomo. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha confermato questa proposta durante la presentazione del progetto di riqualificazione del centro Delphinia.

Il ministro Abodi: lo Stato è presente a Caivano

Il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, ha dichiarato che Caivano deve andare oltre il simbolo e affrontare l’abbandono sociale che ha caratterizzato la comunità per 15 anni. Il governo è determinato a cambiare la situazione generale di questa comunità e a rispondere alle sue esigenze. Il ministro ha sottolineato che questa iniziativa non riguarda solo la rigenerazione urbana, ma anche quella umana.

La legalità è la priorità assoluta

Il ministro Abodi ha ribadito che la legalità è la priorità assoluta e che la convivenza sociale dipende da essa. Il governo ha quindi deciso di intensificare la sua presenza a Caivano, inviando ministri e rinforzi di polizia e carabinieri. Questo impegno è un segnale tangibile di risposte immediate, che vanno oltre le semplici promesse.

Don Patriciello: il governo sta facendo cose positive

Il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, ha elogiato il governo per le misure adottate a favore della cittadina campana. Ha sottolineato che grazie ai maggiori controlli delle forze dell’ordine, lo spaccio di droga è diminuito nelle ultime settimane. Don Patriciello ha anche incontrato i commissari straordinari inviati a Caivano e ha evidenziato la gravità del fatto che l’amministrazione comunale non riesce a portare a termine un mandato dal 1997.

Caivano: infiltrazioni mafiose e camorristiche

Don Patriciello ha sottolineato la differenza tra lo scioglimento di un’amministrazione per motivi politici e quello dovuto alle infiltrazioni mafiose e camorristiche. Ha espresso la speranza che coloro che sono stati arrestati dimostrino la loro innocenza e che, se colpevoli, paghino per i loro errori. La comunità di Caivano è impegnata a combattere la criminalità e a ricostruire un futuro migliore.