Parità genitori: il divario di genere nella cura dei figli

Shot of a single father sitting with his son while using a digital tablet

Secondo un’indagine condotta da Eumetra, le mamme italiane ritengono che i padri contribuiscano solo al 30% nella gestione della casa e dei figli, mentre i padri pensano di essere più coinvolti. Questo dato emerge dall’osservatorio “Parents”, che ha coinvolto oltre 2.100 genitori in attesa del primo figlio o con figli di età compresa tra 0 e 11 anni. L’indagine rivela che il 70% delle mamme si occupa esclusivamente o principalmente delle faccende domestiche e dei figli, un dato in crescita rispetto al 2018. Nonostante i padri desiderino essere più presenti nella vita familiare, la suddivisione dei compiti rimane ancora molto netta, con le mamme che si occupano principalmente delle decisioni importanti per i figli nel 46% dei casi, rispetto al 28% del 2018. Questo dimostra che la parità all’interno delle mura domestiche è ancora lontana, e il coinvolgimento dei padri nella gestione della casa e dei figli non sembra alleviare il carico mentale che grava sulle mamme.

Divergenze nella divisione degli acquisti

Le differenze tra mamme e papà emergono anche nella maggior parte delle scelte d’acquisto, ad eccezione delle vacanze e del tempo libero, dove le scelte sono condivise nel 75% delle famiglie. Per quanto riguarda prodotti per l’allattamento/svezzamento, alimentazione, igiene e cura, farmaci e salute, puericultura leggera, materiale scolastico e abbigliamento, le mamme si sentono le principali responsabili degli acquisti. Nonostante i padri dichiarino di condividere le scelte, questo desiderio di protagonismo non sempre si traduce in realtà. Tuttavia, la condivisione delle scelte di acquisto è più equa per passeggini e seggiolini, giochi e giocattoli, prodotti tecnologici e finanziari.

Preoccupazioni per il futuro

L’82% delle famiglie intervistate si dichiara preoccupato per il proprio futuro, soprattutto per la situazione economica. Le mamme sono più preoccupate dei padri, ma si nota un miglioramento rispetto all’anno precedente. Le principali preoccupazioni riguardano l’aumento dei prezzi e il cambiamento climatico. I genitori con figli tra i 7 e gli 11 anni sono particolarmente preoccupati per l’aumento dei prezzi. Inoltre, cresce anche la paura di perdere il lavoro, con un aumento del 7-8% rispetto al 2022, sia tra le mamme che tra i padri.

In conclusione, nonostante ci siano segnali di cambiamento, la divisione dei compiti domestici tra genitori in Italia è ancora lontana dalla parità. Le mamme si occupano principalmente delle faccende domestiche e delle decisioni importanti per i figli, mentre i padri non contribuiscono in modo significativo. Le differenze emergono anche nelle scelte d’acquisto, dove le mamme si sentono le principali responsabili. Inoltre, le famiglie sono preoccupate per il futuro, soprattutto per la situazione economica. È necessario continuare a lavorare per superare le barriere culturali e raggiungere una reale parità tra i genitori nella cura dei figli e della casa.