Perquisizioni e acquisizioni in corso al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Milano: ultime notizie e dettagli

ll Cpr di Via Corelli dove si è sviluppato un principio di incendio quando uno dei residenti ha dato fuoco ad un materasso. Nessuno tra gli extracomunitari risulta ferito o intossicato, Milano, 18 ottobre 2020. ANSA/ANDREA FASANI

La Guardia di Finanza di Milano indaga sul Cpr di via Corelli per frodi nelle forniture pubbliche

La Guardia di Finanza di Milano sta conducendo una serie di perquisizioni e acquisizioni presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) di via Corelli. L’indagine è stata avviata su delega della Procura e riguarda presunte frodi nelle forniture pubbliche e turbativa della libertà degli incanti. Secondo l’ipotesi investigativa, tali illeciti sarebbero stati commessi dalla società responsabile della gestione del centro.

Inoltre, sono in corso le notifiche di informazioni di garanzia nei confronti degli indagati. L’accusa sostiene che la società Martinina Srl, con sede a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, non avrebbe fornito i servizi previsti nel bando di gara per la gestione del Cpr. Tra questi servizi rientrano l’assistenza sanitaria, la gestione della mensa e le pulizie. Secondo l’ipotesi investigativa, la società avrebbe anche presentato documentazione falsa al fine di aggiudicarsi l’appalto.

Gli indagati includono sia l’amministratore di fatto che quello di diritto della società Martinina Srl. La Guardia di Finanza sta lavorando in collaborazione con la Procura di Milano per fare luce su queste presunte frodi nelle forniture pubbliche e garantire che i servizi previsti per il Cpr di via Corelli siano effettivamente forniti.