Renzi contro tutti: le parole che hanno scatenato la polemica

L’Europa e la politica estera

Renzi, nel suo discorso all’assemblea nazionale di Italia Viva, ha sottolineato la necessità di un’Europa unita e ha criticato il sistema attuale dell’Unione Europea. Ha affermato che l’Europa ha bisogno di un’Unione Europea degli Stati, in cui il principio dell’unanimità venga abolito. Secondo Renzi, l’Europa attuale è un “carrozzone” con 27 Paesi, in cui persino l’Ungheria può mettere il veto sull’Ucraina. Ha proposto di ridurre il numero di commissari europei a 18-20 e di introdurre liste transnazionali e elezioni dirette per il presidente della Commissione. Renzi ha sottolineato l’importanza di una politica estera europea e ha criticato l’assenza dell’Europa in Ucraina, a Tel Aviv, nel Golfo e in Africa.

Le critiche a Meloni, Salvini e Nordio

Renzi ha preso di mira Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, definendola “camaleontica” e “incoerente”. Ha sottolineato i cambiamenti di posizione di Meloni sull’Unione Europea, sull’energia e sulla NATO. Renzi ha promesso di utilizzare tutti gli spazi parlamentari per mettere in evidenza le incoerenze di Meloni. Ha poi ironizzato sul ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, criticando la situazione dei treni in ritardo e sottolineando che da quando Salvini è al governo, la situazione è peggiorata. Renzi ha anche fatto un appello per la liberazione del “soldato Nordio”, sostenendo che le sue idee sono ostacolate da una forza politica che non è garantista.

Lollobrigida, Delmastro e il Pd di Schlein

Renzi ha criticato il ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, per la sua proposta di una “fermata a richiesta” dei treni. Ha sottolineato l’atteggiamento di Lollobrigida e del sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Delmastro, definendoli incapaci di capire il significato delle istituzioni. Renzi ha anche preso di mira il Partito Democratico, definendo la dirigenza attuale come un “collettivo universitario” guidato da Elly Schlein. Ha criticato Schlein per aver vinto le primarie e poi averle cancellate, sottolineando l’importanza delle primarie come principio fondamentale del Pd. Renzi ha anche menzionato il rifiuto di Schlein di candidare Renato Soru in Sardegna, affermando che il Pd attuale non è più quello di Soru. Infine, Renzi ha criticato il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, definendo il suo stile di governo “gratuito” e sottolineando il debito che si sta accumulando per le future generazioni.