Richiesta di 120 arresti e 34 obblighi di firma da parte di Milano

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La Direzione distrettuale antimafia di Milano ha recentemente aperto un’inchiesta sulla cosiddetta “super mafia”, un’alleanza tra Cosa Nostra, camorra e ‘ndrangheta che opererebbe in Lombardia. Nell’ambito di questa indagine, sono state richieste misure cautelari per un totale di 154 persone. Di queste, 87 dovrebbero finire in carcere, 33 in regime di arresti domiciliari e 34 sarebbero sottoposte all’obbligo di firma.

Il gip boccia l’impianto accusatorio

Tuttavia, il giudice per le indagini preliminari (gip) ha respinto gran parte delle richieste della Dda di Milano, riconoscendo il carcere solo per 11 indagati. Inoltre, il gip non ha riconosciuto l’esistenza di una confederazione di mafie, bocciando così l’impianto accusatorio proposto dalla procura.

Chiusura delle indagini per 153 persone

Nel frattempo, la Procura ha concluso le indagini nei confronti di 153 persone, mantenendo le ipotesi d’accusa. Tuttavia, è importante sottolineare che alcune di queste persone sono decedute nel corso dell’inchiesta.

L’allarme della “super mafia” in Lombardia

L’alleanza tra Cosa Nostra, camorra e ‘ndrangheta in Lombardia rappresenta un grave problema per la sicurezza del territorio. Questa “super mafia” sarebbe coinvolta in diverse attività illecite, come il traffico di droga, l’estorsione e il riciclaggio di denaro. L’inchiesta in corso cerca di smantellare questa organizzazione criminale e di portare alla giustizia tutti i responsabili.

La lotta alla criminalità organizzata

L’Italia continua a combattere la criminalità organizzata, che rappresenta una minaccia per la società e l’economia del paese. Le forze dell’ordine e la magistratura lavorano incessantemente per individuare e perseguire i membri di queste organizzazioni, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e ripristinare la legalità.

Conclusioni

L’inchiesta sulla “super mafia” in Lombardia ha portato alla richiesta di misure cautelari per 154 persone, ma il gip ha respinto gran parte di queste richieste. Nel frattempo, la Procura ha concluso le indagini nei confronti di 153 persone, mantenendo le ipotesi d’accusa nonostante alcune di esse siano decedute. La lotta alla criminalità organizzata rimane una priorità per le autorità italiane, che continuano a combattere per garantire la sicurezza del paese.