Roma, musicista pestato a morte: Corte d’Appello conferma condanne per omicidio

La Corte di Assise di Appello di Roma ha emesso la sentenza confermando le condanne per tre dei quattro imputati nel processo per il pestaggio avvenuto nel rione Monti, a Roma, nel giugno 2011. I condannati sono Carmine D’Alise, Christian Perozzi e Gaetano Brian Bottigliero, che dovranno scontare una pena di 14 anni di reclusione. La condanna di Massimiliano Di Perna, invece, è stata ridotta a 11 anni e 4 mesi grazie alle attenuanti riconosciute dai giudici.

Riqualificata l’accusa nel caso del pestaggio mortale a Roma

I quattro imputati erano stati inizialmente condannati a 14 anni di reclusione per tentato omicidio, ma la morte del musicista Alberto Bonanni nel 2014 ha portato la Procura di Roma a riqualificare l’accusa in omicidio volontario. La Corte di Assise di Appello ha confermato questa nuova qualificazione, ritenendo che i fatti accaduti nella notte del 26 giugno 2011 costituiscano un omicidio volontario. Bonanni si trovava nella movida del quartiere Monti con alcuni amici quando è stato brutalmente aggredito e pestato a calci e pugni, finendo in coma.

Giustizia per Alberto Bonanni: confermate le condanne nel processo per il pestaggio mortale a Roma

La Corte di Assise di Appello di Roma ha emesso la sentenza nel processo per il pestaggio mortale avvenuto nel rione Monti, a Roma, nel giugno 2011. Carmine D’Alise, Christian Perozzi e Gaetano Brian Bottigliero sono stati condannati a 14 anni di reclusione, mentre Massimiliano Di Perna ha visto la sua condanna ridotta a 11 anni e 4 mesi. I quattro imputati erano stati inizialmente condannati per tentato omicidio, ma la morte del musicista Alberto Bonanni nel 2014 ha portato la Procura di Roma a riqualificare l’accusa in omicidio volontario. Bonanni era stato aggredito e pestato a calci e pugni durante una serata nella movida del quartiere Monti, finendo in coma. La sentenza della Corte di Assise di Appello conferma la gravità dei fatti e rappresenta un passo avanti verso la giustizia per Alberto Bonanni e la sua famiglia.