Un borgo ricco di misteri è la giusta meta per te se ami le nuove scoperte. Ecco qual è il paese a cui appartiene.
Dopo tante giornate di pioggia, il sole sembra finalmente arrivato in maniera definitiva. E’ giunto quindi il momento per organizzare gite fuori porta e piccole vacanze durante il weekend, per staccare dalla monotonia della quotidianità e andare alla ricerca di posti spettacolari.
Uno di questi è un borgo molto particolare, disseminato di dettagli e segreti che appassioneranno anche il turista più pigro. L’architettura tipica del posto e l’atmosfera di montagna rendono questo luogo affascinante e avvolto da un alone di mistero, diventando quasi surreale.
E’ infatti considerato il borgo più misterioso d’Italia, ricco di simbologie massoniche ed esoteriche, tanto da essere paragonato al villaggio di Rennes-Le-Chateau, luogo di un presunto tesoro nascosto, che ha ispirato la stesura de Il Codice Da Vinci di Dan Brown.
Il paesino che accoglie il borgo da 100 abitanti è nato nella seconda metà del 1800, dalla mente acuta di Federico Rosazza, all’epoca Senatore del Regno e Gran Maestro Venerabile della massoneria. Volle creare un progetto per riqualificare la sua terra d’origine. Commissionò quindi la costruzione di strutture ed edifici che rispecchiassero la sua grande passione per l’occulto.
Cosa vedere in questo affascinante borgo
Passeggiare per le strade del borgo riporta immediatamente indietro nel tempo, in un’epoca misteriosa e piena di segreti. Il simbolo per eccellenza di questo luogo è sicuramente il castello, residenza estiva di Federico Rosazza. La progettazione, a cura di Giuseppe Mazzei, si è ispirata alla Loggia e a temi esoterici (sulle colonne e sulle pareti sono presenti le stelle a cinque punte).
Le case e gli edifici appaiono affascinanti, poiché nascondo piccoli misteri in ogni angolo del paese. Anche il Palazzo Comunale, con la sua grande scalinata in marmo bianco e le merlature gialline richiama l’ambiente massonico. Iconica è la torre dell’orologio, in stile ghibellino. Infine troviamo la chiesa-tempio, con il pavimento del sagrato a scacchiera, le rose in ogni angolo e la croce svastica. Altro luogo simbolo del borgo è il cimitero monumentale, che custodisce statue ricche di simbolismi e sculture in pietra.
Visualizza questo post su Instagram
Come raggiungere il borgo
Stiamo parlando del meraviglioso borgo di Rosazza, che prende il nome appunto dal suo ideatore che volle riqualificare la Valle Cervo, in provincia di Biella, ad un’ora e mezza da Torino. Risulta comodo raggiungere il borgo in auto, sia per praticità, sia per godere dei paesaggi mozzafiato che si attraversano nel viaggio.
A solo mezz’ora da Rosazza è possibile visitare il Santuario di Oropa, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Rosazza è immersa tra le Alpi Piemontesi, luogo perfetto per dedicarsi anche alle attività all’aperto, come il percorso escursionistico storico-artistico del Cammino di San Carlo, che rimarca il viaggio fatto da San Carlo Borromeo da Arona alla Via Francigena.