Sentenza per omicidio con freccia entro l’anno

I Carabinieri del nucleo radiomobile di Genova che sono intervenuti durante la notte nei vicoli del centro storico a causa di un uomo, Evaristo Scalco, artigiano di 63 anni, che con una freccia ha colpito il 41enne peruviano Javier Alfredo Miranda Romero causandone la morte dopo un diverbio per il rumore nel vicolo, Genova, 02 novembre 2022. ANSA/LUCA ZENNARO

È iniziato oggi davanti alla corte d’assise di Genova il processo a Evaristo Scalco, l’artigiano di 63 anni accusato di aver ucciso con una freccia l’operaio Alfredo Javier Romero Miranda, 41 anni, lo scorso anno. Il pm Arianna Ciavattini ha contestato a Scalco l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dall’odio razziale, con una possibile condanna all’ergastolo. Il processo potrebbe concludersi entro la fine dell’anno.

Testimonianza di un carabiniere

Durante l’udienza di oggi è stato ascoltato un carabiniere che era intervenuto sul luogo del delitto. Ha descritto la scena in cui ha trovato la vittima a terra in una pozza di sangue e l’imputato che cercava di tamponare la ferita al petto con la freccia ancora conficcata. Il carabiniere ha anche riferito che diversi cittadini stranieri presenti sul posto avevano indicato Scalco come l’aggressore.

La lite tra Scalco e Miranda

La sera del delitto, Miranda stava festeggiando con un amico nei vicoli per la nascita del suo figlio. Durante la serata, i due erano finiti sotto l’abitazione di Scalco e tra loro era nato uno scambio di parole acceso a causa del rumore proveniente dalla strada. Dopo essersi allontanati, Miranda era tornato verso il vicolo e aveva avuto un altro alterco verbale con Scalco. A quel punto, l’imputato aveva preso un arco e una freccia e aveva colpito Miranda dal balcone di casa.

Scalco agli arresti domiciliari

Scalco si trova agli arresti domiciliari dal mese di marzo. Durante l’udienza di oggi erano presenti la compagna della vittima e altri familiari, visibilmente provati. Gli avvocati di parte civile si sono detti soddisfatti della volontà del presidente della corte di arrivare rapidamente alla conclusione del processo. Nella prossima udienza, fissata per il 3 novembre, saranno ascoltati tutti i testimoni dell’accusa.