Sit-in per liberazione ergastolano dopo 32 anni di carcere
Centinaia di persone si sono riunite oggi a Cagliari per una manifestazione in sostegno a Beniamino Zuncheddu, un ex allevatore di 58 anni di Burcei. Zuncheddu è stato condannato all’ergastolo per il triplice omicidio avvenuto nel gennaio del 1991, ma si è sempre dichiarato innocente. Da tre anni, insieme al suo avvocato Mauro Trogu e al sostegno del partito Radicale e dei suoi compaesani, sta lottando per ottenere la revisione del processo e riconquistare la sua libertà.
La manifestazione di oggi si è svolta davanti al palazzo di giustizia di Cagliari in occasione dell’udienza al tribunale del Riesame, che doveva pronunciarsi sulla richiesta di risarcimento a favore di Zuncheddu per detenzione inumana e degradante. L’avvocato Trogu aveva presentato l’istanza nel 2016 e lo scorso maggio il magistrato di sorveglianza aveva dato parere favorevole. Tuttavia, l’amministrazione penitenziaria aveva impugnato la decisione davanti al tribunale del Riesame, dove sia l’avvocato di Zuncheddu che la Procura generale si sono opposti all’impugnazione. La decisione dei giudici è attesa entro questa settimana.
Nel frattempo, venerdì 13 riprenderà il processo di revisione a Roma. In aula saranno ascoltati i primi soccorritori della notte del triplice omicidio, un carabiniere che ha svolto le indagini e un perito. Il verdetto della Corte d’appello è previsto per la prossima primavera.
Alla manifestazione di oggi a Cagliari, organizzata dai Radicali, erano presenti numerosi sostenitori, tra cui il sindaco di Burcei Simone Monni, la Garante regionale delle persone private della libertà personale Irene Testa, il cantautore Piero Marras e l’esponente dell’associazione Socialismo Diritti e Riforme Maria Grazia Calligaris.
La lotta di Zuncheddu per dimostrare la sua innocenza e ottenere la revisione del processo ha ricevuto un ampio sostegno da parte della comunità e delle istituzioni locali. Ora si attendono le decisioni dei tribunali per vedere se finalmente Zuncheddu potrà ottenere giustizia e riconquistare la sua libertà.