Rivoluzione nella spesa degli italiani: se gli articoli nel carrello costano troppo, prendi il telefono: la soluzione è a portata di click.
Senza dubbio, nell’ultimo triennio gli italiani hanno vissuto pesanti ripercussioni provocate dai recenti eventi geopolitici – dalla pandemia e i relativi lockdown allo scoppio delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente – e sempre più cittadini arrancano per arrivare a fine mese.
In effetti, se il prezzo dei carburanti negli ultimi mesi si è rivelato altalenante (e spesso decisamente esoso), anche le quotazioni dei beni di prima necessità hanno subito un’impennata micidiale.
Pasta, latte, sughi pronti, ma anche frutta e verdura, per non parlare dei latticini e del costo del pane, ormai giunto ai massimi storici: fare la spesa si rivela spesso un’autentica impresa, e racimolare il minimo indispensabile per la sopravvivenza necessita di accurata pianificazione, con la calcolatrice alla mano.
Da oggi, però, è possibile invertire la tendenza grazie a un nuovo servizio offerto dal MIMIT, ovvero il Ministero delle imprese e del Made in Italy: scopriamo di che si tratta nel prossimo paragrafo.
Spesa, da oggi grazie al MIMIT bollino rosso sui prezzi troppo alti
Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha messo a punto in collaborazione con AgCom uno strumento per calmierare i prezzi dei beni presenti nei supermercati italiani. Si tratta di un servizio assolutamente gratuito che permette ai consumatori di segnalare i prezzi esposti quando essi risultano anomali e non in linea con quelli dei prodotti esposti in altre attività.
In tal modo, i cittadini possono indicare i presunti abusi e ricevere aggiornamenti sull’andamento della pratica. Per aderire al servizio “Segnala prezzi” è necessario compilare l’apposito form inserendo il proprio nome, il cognome e l’indirizzo mail. Successivamente, il consumatore dovrà selezionare la categoria di appartenenza del prodotto e una breve descrizione, precisare se l’acquisto è avvenuto online o fisicamente nel punto vendita e fornire eventualmente dettagli sull’esercizio commerciale. Inoltre, è necessario inserire il prezzo pagato e specificare l’unità di misura dello stesso e la data dell’acquisto. Farà ovviamente fede lo scontrino o altri documenti fiscali, ma sono considerati validi anche i volantini con le offerte commerciali.
Cosa accade dopo la segnalazione?
Una volta aver visionato e sottoscritto l’informativa sulla privacy, il consumatore può inviare la segnalazione al Ministero e alle Autorità incaricate a compiere le verifiche. Le informazioni, infatti, potranno essere vagliate anche dal Garante per la sorveglianza dei prezzi.
Ogni utente riceverà un messaggio di attivazione della pratica via mail, e potrà seguire l’evoluzione della segnalazione da remoto.