“Tuscia – Regno dell’archeologia”: la nuova guida di Repubblica

“Tuscia – Regno dell’archeologia”

La nuova guida di Repubblica

Nicola Piovani testimonial d’Etruria

 

Il racconto inedito della scrittrice Laura Pugno e l’intervista esclusiva
al maestro Nicola Piovani arricchiscono il volume che esplora l’archeologia della provincia di Viterbo grazie a itinerari tematici, passeggiate e indirizzi
del gusto. In edicola e in libreria a partire da lunedì 30 gennaio.

 

Una storia millenaria, bellezze uniche al mondo e decine di itinerari straordinari, dalle coste all’entroterra: la nuova Guida di Repubblica ‘Tuscia – Regno dell’archeologia’ è il volume che, in oltre 260 pagine, conduce i lettori sui luoghi degli Etruschi e non solo, tra cui alcuni siti di importanza mondiale e riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, da Norchia a Tuscania, da Tarquinia a Viterbo, fino a Bolsena, Sutri, Ferento e decine di altre località.

Nella lunga intervista che apre il volume Nicola Piovani svela il suo rapporto con la storia della Tuscia e in particolare con il borgo di Corchiano, città d’origine del padre, oltre che con Viterbo e con Civita di Bagnoregio. A seguire, il racconto inedito della scrittrice Laura Pugno è intitolato “Il calice” ed evoca luoghi carichi di fascino come la necropoli della Banditaccia di Cerveteri.

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“Volti e Storie” è poi la sezione che raccoglie le interviste a 24 protagonisti a vario titolo dell’archeologia del Viterbese, tra cui Valentino Nizzo (Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia), Margherita Eichberg (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale), Vincenzo Bellelli (Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia), Stefano Petrocchi (Direzione Regionale Musei del Lazio), Stefano Ubertini (Università della Tuscia), Luca Profili (sindaco di Bagnoregio), Carlo Casi (Fondazione Vulci); insieme agli archeologi, studiosi e ricercatori come Letizia Arancio, Simona Carosi, Ines Delfino, Hampus Olsson, Stephen Kay, Vincent Jolivet, Leonardo Maltese e Luca Pesante. Non mancano poi i rappresentanti di associazioni impegnate nel valorizzare il patrimonio archeologico del territorio, come Letizia Casuccio (Dmo Etruskey), Agostino Cecchini (Tuscia Explorer), Gianfranco Gazzetti (Gruppo Archeologico Romano), Sabrina Moscatelli (Antico Presente), Luciano Proietti (Archeotuscia), Luca Salvatelli (Società Archeologica Viterbese ‘Pro Ferento’) e Alessandro Tizi (Gruppo Archeologico Città di Tuscania). Completano la sezione le interviste a personaggi come Sofia Elena Rovati (erede dell’isola Bisentina), Serafino Beretta, che racconta la figura del re archeologo Gustavo di Svezia.

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«Questa Guida dedicata all’archeologia della Tuscia ha un valore particolare: a due passi da Roma c’è la possibilità di scoprire e rivalutare una civiltà che esisteva prima di Roma. È possibile vedere le bellezze, le storie, la civiltà, i sogni, la cultura di un popolo, gli Etruschi, che non solo hanno dato a Roma alcuni re, ma hanno fatto da basamento per la straordinaria avventura di un impero che per centinaia d’anni ha dominato il mondo, le cui tracce e testimonianze si trovano anche nella Tuscia, naturalmente. Proviamo dunque a dedicare un soggiorno alla scoperta del mondo etrusco, uno scrigno di suggestioni culturali», scrive il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, nella sua introduzione al volume.

Di seguito un estratto del volume: Tuscia_Pagine

La Guida infatti conduce i lettori per mano in ognuno dei siti archeologici della Tuscia, dai più celebri alle perle nascoste di un mosaico di bellezza spesso sconosciuto, attraverso un totale di 26 articoli. In primis le ‘Passeggiate a Viterbo’, che svelano i siti d’interesse che ricadono nel territorio del capoluogo, da Castel d’Asso a Norchia, da Ferento ad Acquarossa, da Bagnaccio a Musarna. A seguire, le bellezze del resto della provincia, racchiuse nelle ‘Passeggiate nelle Storia’, che spaziano da Tarquinia a Tuscania, da Bolsena a Sutri, da Vulci a Nepi e a Castel Sant’Elia, passando per l’Antica Castro, Bomarzo e Falerii Veteres e Novi, fino a Fescennium, Pianezze, San Giovenale e San Giuliano, oltre alla Selva del Lamone, a Soriano nel Cimino, a Valentano e a Vetralla. Un intero capitolo è poi dedicato alle decine di musei archeologici di Viterbo e provincia, con 19 articoli che svelano, sala per sala, tutti i tesori millenari di origine etrusca e romana custoditi nelle prestigiose sedi espositive della Tuscia.

Ma la Guida non rinuncia alla sua vocazione enogastronomica, e allora ecco che ogni itinerario storico, culturale e archeologico è arricchito dai consigli su dove mangiare, dove dormire e dove comprare, grazie alle schede che segnalano gli indirizzi d’eccellenza del territorio, per un totale di 112 ristoranti e pizzerie; 91 luoghi del gusto; 120 dimore di charme, hotel e bed&breakfast; oltre alla sezione che passa in rassegna i migliori produttori di vino e di olio della provincia. Infine, il capitolo degli itinerari del gusto svela i segreti di 16 eccellenze alimentari del territorio, tra cui la lenticchia di Onano, il tartufo di Blera, la castagna di Vallerano e la nocciola dei Monti Cimini.

 

La Guida di Repubblica “Tuscia – Regno dell’archeologia” sarà disponibile in edicola (12 euro più il prezzo del quotidiano) e online sul nostro sito: Ilmioabbonamento.it a partire dal 30 gennaio e subito dopo in libreria e online, su Amazon e Ibs.