Università, Scuttari (Codau): rapporto dirigenti/dipendenti ottimizzato per l’efficienza e l’equilibrio organizzativo

“Per affrontare queste sfide, è essenziale che le università diventino più manageriali”, afferma Alberto Scuttari. Attualmente, ci sono pochi dirigenti universitari in Italia, con un dirigente per ogni 343 dipendenti. Ciò significa che ogni dirigente deve svolgere il lavoro di sette persone. Pertanto, è importante trovare formule e strumenti che consentano alle università di avere più dirigenti con competenze adeguate.

Le università di oggi sono completamente diverse rispetto a dieci anni fa. Le esigenze, le tecnologie e gli studenti sono cambiati. Ci sono tre grandi incognite sul futuro delle università.
La prima riguarda il trend demografico, con una diminuzione significativa della natalità. La seconda riguarda il numero di studenti che si iscrivono all’università. Attualmente, solo il 28% dei giovani italiani sceglie di frequentare l’università, molto lontano dal 70-80% dei paesi nordici. In Italia, l’istruzione universitaria non viene ancora considerata sufficientemente qualificante per il mondo del lavoro. C’è l’erronea convinzione che l’università non sia necessaria per trovare un lavoro, ma le statistiche dimostrano che possedere un titolo universitario facilita l’ingresso nel mondo del lavoro e porta a stipendi più elevati.

Per affrontare queste sfide, le università devono diventare più attrattive per gli studenti e adattarsi alle nuove esigenze. È necessario aumentare il numero di dirigenti universitari per gestire al meglio queste istituzioni complesse. Inoltre, è fondamentale che i giovani capiscano l’importanza dell’istruzione universitaria per il proprio futuro professionale. L’Università di Napoli Federico II ospita attualmente il XX convegno nazionale del CoDAU, che riunisce i Direttori Generali di tutte le università italiane. Durante l’evento, si discutono strategie e soluzioni per affrontare le sfide che le università devono affrontare. In definitiva, l’obiettivo è quello di rendere le università italiane più efficienti e preparate per il futuro.