Comuni, Csel: 28 enti sciolti per mafia hanno ottenuto finanziamenti per opere pubbliche

Il governo italiano ha stanziato 117 milioni di euro per finanziare opere pubbliche nei Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa. Anche nel 2023 sono stati destinati fondi supplementari rispetto ai 5 milioni annui previsti dalla norma che ha istituito il fondo. Un decreto del Viminale ha stanziato poco meno di 18,5 milioni di euro. Secondo il Centro Studi Enti Locali, sono 28 i Comuni che hanno ricevuto fondi per la manutenzione e la realizzazione di opere pubbliche. La Calabria ha il maggior numero di enti in questa lista, seguita dalla Sicilia, dalla Campania e dalla Puglia. Solo due amministrazioni si trovano al di fuori del Mezzogiorno. I criteri di riparto privilegiano i Comuni di piccole dimensioni. Il Comune di Trinitapoli, in Puglia, ha ricevuto il contributo più alto, mentre Mojo Alcantara, in Sicilia, beneficerà maggiormente delle risorse in termini procapite. Nel 2022, le commissioni straordinarie hanno amministrato 36 Comuni, 16 in meno rispetto all’anno precedente. Le commissioni restano in carica fino alle elezioni successive alla scadenza dello scioglimento, che di solito viene esteso a due anni. Il loro compito è il risanamento amministrativo e finanziario dell’ente.