Mai tuffarti in questo lago: rischi di contrarre una serissima patologia al cervello

Tuffo al lago - Tendenzediviaggio.it

Tuffo al lago - Tendenzediviaggio.it (Fonte Adobe Stock)

Se vai in vacanza in prossimità di un lago, occhio a dove ti tuffi: rischi una patologia letale che porta anche al coma e alla morte.

Nonostante gli ultimi strascichi meteorologici della stagione invernale stiano ancora flagellando il Paese da Nord a Sud, sempre più italiani iniziano a fantasticare sulle agognate ferie estive.

Che si tratti di mare, montagna o di vacanze culturali nei punti di interesse storico o artistico, poco importa: il semplice stacco dalla routine lavorativa e dalla quotidianità ripetitiva e monotona rappresenta una boccata di ossigeno essenziale per ricaricare le pile e riscoprire i rapporti con familiari, amici, oppure con il partner.

Ben vengano dunque le vacanze estive e le relative piacevolezze, a patto di tutelare la propria sicurezza sia in viaggio che in loco.

Una delle accortezze da tenere a mente – ma spesso sottovalutata – riguarda l’agibilità delle zone balneari e la loro sicurezza. E no, non si tratta solo di evitare i tuffi in mare durante i temporali o in caso di eccessive correnti marine: una delle insidie più pericolose si trova negli specchi di acqua dolce, e può indurre nei malcapitati condizioni cliniche quali il coma, e persino la morte.

Tuffi al lago, attenzione alla Naegleria fowleri

Un rischio purtroppo spesso sottovalutato è legato alla presenza nelle acque dolci e stagnanti di un organismo microscopico, la Naegleria fowleri, noto anche come ameba termofila, che prolifera principalmente nei laghi, nei fiumi e nelle sorgenti termali.

La Naegleria fowleri è un microrganismo molto resistente, e si adatta a sopravvivere in vari habitat, specialmente in quelli con acqua calda, ma può insediarsi anche nel terreno. Quest’ameba è l’unica specie di Neagleria in grado di infettare gli esseri umani se riesce a penetrare all’interno del naso durante le loro attività acquatiche, e a tal punto viaggia verso il cervello, provocando infine una meningoencefalite amebica primaria (PAM), patologia generalmente fatale. Si consiglia perciò di evitare i tuffi e le immersioni in pozze di acqua stagnante, piscine abbandonate e ricolme di acqua dolce e laghi ove la balneazione non si espressamente autorizzata. La Naegleria fowleri è stata infatti rilevata in tutti i Continenti ad eccezione dell’Antartide, e nel mondo sinora sono stati accertati circa 260 casi di morte legati alla sua esposizione.

I sintomi della PAM

I sintomi della meningoencefalite amebica primaria includono inizialmente mal di testa, febbre, nausea e vomito.

Successivamente possono subentrare anche rigidità del collo e cambiamenti comportamentali, fino all’insorgenza del coma e, purtroppo, anche della morte del soggetto infettato.